Ogni supereroe ha delle caratteristiche precise. Da piccolo leggevo Capitan America perché mi affascinava, poi mano che una seppur blanda coscienza politica mi si avvicinava, mi ci sono allontanato: il super poliziotto super patriottista americano era troppo per me. Oggi ho vinto queste remore e da appassionato di eroi marvel il film l’ho voluto vedere. In verità valeva la pena, non solo e non tanto per la sequenza interminabile di citazioni nascoste e per la consueta apparizione cammeo di Stan Lee.
Anzitutto il film ha a che vedere con Indiana Jones, si svolge tutto nella seconda guerra mondiale e il rimando è quasi immediato. E seconda cosa si contesta da solo. Il costume di Capitan America nasce per connotarlo come fenomeno da baraccone, per invitare gli americani ad arruolarsi. Tuttavia in una scena il cattivo smonta le sue velleità patriottiche sostenendo che gli stati non hanno senso e presto non esisteranno più. Come oggi sappiamo le guerre sempre più non sono ormai più per sovranità popolare e per invasione di uno stato su un altro, ma procedono a colpi di multinazionali e industrie delle armi e dell’energia.
Insomma Capitan America che mi sembrava quasi non avere senso se paragonato alle paure di Spider man è invece una specie di superuomo abbastanza niciano, viene creato da un super siero andato distrutto che avrebbe dovuto creare dei super soldati. Un super siero del genere rielaborato e ritentato è alle origini di Hulk il cui controllo delle capacità era però oltre la sfera razionale. Il siero, dicevo, quello di Capitan America amplifica le caratteristiche, quindi bisognava cercare un generoso e coraggioso per provarlo. Howard Stark, padre del futuro Tony Stark, in arte Iron Man guida generosamente le operazioni. Iron man è forse il più affascinante dei vendicatori, Stark interpretato da Robert Downey jr è sornione e ammaliante. Per farla breve Capitan America ibernato fino al futuro verrà reclutato da Samuel L. Jackson, agente dello SHIELD, che appare anche in Iron man 2, per formare con Thor e appunto Iron man I vendicatori. Io Thor l’ho visto pure. È di Kenneth Brannagh. Per me non ha capito che è un supereroe. In meno di due ore di film riesce a non far usare il martello a Thor e nemmeno a prenderlo fino a dieci venti minuti prima della fine, una tensione eccessiva gratuita che toglie invece di aggiungere spettacolo a vantaggio delle relazioni sentimentali tra i protagonisti.