Partire dall’imponente Museo concepito da Zaha Hadid, interrogarsi sul modo in cui plasticamente può offrirsi al transito e alla sosta, alla visione, al tatto, all’udito, all’olfatto, al gusto, esperendolo da fuori. Trarre ispirazione dal tema in corso di DROME (supernatural) e da quello che verrà (catastrophe), per un simbolico passaggio di staffetta che è anche un ultimo saluto all’Estate. Interpellare anche le arti decorative e performative. Tutto questo per dar vita ad uno straordinario momento condiviso di pausa, riparo, convivio, spettacolo, festa, scoperta, stupore. Un’azione all’insegna dell’arte partecipata.
Questa la sfida di DROME magazine – che da sette anni esce liberamente dalle proprie pagine per dialogare artisticamente con le città -, che si traduce nell’organizzazione di un vero e proprio Pic Nic. Come non se ne fanno più, e come non se ne faranno più. Perché il luogo deputato all’artistico “bivacco”, previsto Sabato primo Ottobre 2011, dal pomeriggio fino a tarda sera, è poeticamente temporaneo: un mobile arcipelago di isole verdi con tanto di specchio d’acqua e enormi fiori rossi, che di giorno regalano ombra ai visitatori e la sera si illuminano. La suggestiva installazione del Museo MAXXI si chiama WHATAMI, e oltre ad essere la cornice ideale per questo speciale momento d’incontro, è il contenitore architettonico con cui lo studio romano stARTT ha vinto la prima edizione italiana del concorso YAP – Young Architects Program, rivolto ad architetti emergenti, nato dalla collaborazione tra il MAXXI, il MoMA e il MoMA PS1 di New York. Un’invasione creativa degli spazi esterni del MAXXI, appunto, e per la quale si prevedono contributi eccellenti. Il primo che possiamo rivelarvi è di Francesco Simeti, che produrrà un intervento visivo appositamente concepito.
L’artista visivo Francesco Simeti (Palermo, 1968) vive e lavora tra Brooklyn, New York, e Palermo. Ha creato installazioni site specific per il MACRO a Roma, il Risd Museum a Providence, Art & Idea Gallery a Città del Messico, la Columbia University di New York e il marchio di design Moroso. Ha esposto in numerosi musei e spazi pubblici e privati del panorama internazionale, tra cui la Galleria d’Arte Moderna di Bologna, il Mu.dac – Musée de Design et d’Arts Appliqués Contemporains di Losanna, l’Institute of Contemporary Art di Philadelphia e il Palazzo Riso a Palermo. Una selezione dei suoi wallpaper fa parte della collezione del Smithsonian Cooper Hewitt, del National Museum of Design di New York, del Victoria and Albert Museum a Londra e del The Fabric Workshop and Museum di Philadelphia. Attualmente è impegnato in diversi progetti di arte pubblica permanente a New York. In Italia è rappresentato dalla Galleria Francesca Minini di Milano e dalla Galleria Francesco Pantaleone di Palermo. Per DROME e il suo evento al Museo MAXXI, ha concepito un motivo ad hoc, ispirato ad una catastrofe soprannaturale che, con il contributo della Ditta Bonotto, si farà magicamente tessuto per pic nic.