Dove comincia il lontano, Guendalina Salini allo Space Metropoliz

di Redazione Commenta

Domenica 2 Ottobre 2011 dalle ore 11.00, il Metropoliz (via Prenestina, 913- Roma) apre le porte per inaugurare Dove comincia il lontano installazione site-specific di Guendalina Salini a cura di Silvia Litardi, inserita nel “Circuito 2011 | FotoGrafia Festival Internazionale di Roma”. L’opera è stata ideata e realizzata nell’ambito del progetto artistico e filmico “Space Metropoliz” di Fabrizio Boni e Giorgio de Finis.
Dove comincia il lontano muove dal ritratto come dato iniziale, ma apre il tempo di sedimentazione dell’immagine ad un incontro domestico tra l’artista e le donne della comunità multietnica del Metropoliz, l’ex-salumificio Fiorucci alle porte di Roma. L’invito a preparare il pane e l’attesa che lieviti scandiscono il passaggio tra lo scatto e l’oggetto finale: si dilata uno spazio/tempo capace di accogliere e dare sostanza ad un’autorappresentazione nella quale convergono, esorcizzate, le molte “distanze” con cui viene percepita la comunità stessa. I racconti e le storie snocciolate in una cucina allargata si depositano in una grande installazione, come i mille volti della luna,… per un po’.
Dopo gli interventi di Cesare Pietroiusti, Francesco Careri, Gian Maria Tosatti, Francesco Sylos Labini, Cobol Pongide, Giangiacomo Gandolfi, Carmelo Colangelo, solo per citarne alcuni, Guendalina Salini, con la collaborazione fotografica di Roberta Vassallo, viene invitata mentre il “cantiere cinematografico” si anima per la costruzione condivisa del Big Rocket, il grande razzo capace di portare i metropoliziani sulla Luna aprendo la strada all’era delle migrazioni “esoplanetarie”: quando la Luna sarà la nuova “Ammerica”, il centro di oggi sarà periferia e le distanze finalmente siderali!
SPACE METROPOLIZ
È un film documentario e un progetto d’arte pubblica ideato da Fabrizio Boni e Giorgio de Finis. Gli autori hanno pensato ad un vero e proprio “cantiere cinematografico” per dare voce a una comunità multietnica di centocinquanta persone (italiani, sud americani, nord africani e rom rumeni) che dal 2009 vive l’ex-salumificio Fiorucci sulla via Prenestina, oggi ribattezzata Metropoliz. La trama, che si ispira a Voyage dans la Lune di Méliès e a Miracolo a Milano di De Sica, si sviluppa intorno alla costruzione del grande missile–scenografia grazie al quale sarà possibile partire per la Luna: il più vasto spazio pubblico presente nel sistema gravitazionale terrestre e unico luogo dove immaginare insieme nuove modalità dell’abitare e del vivere comunitario. Il back stage coincide così con il film stesso e la costruzione del razzo non è altro che il cavallo di Troia per entrare e conoscere a fondo le storie di migranti che hanno deciso di lottare insieme per il diritto all’abitazione e per una città diversa, solidale, multiculturale e autogestita, passando per il racconto di sogni troppo spesso soffocati dalle necessità del vivere e dall’urgenza dei bisogni quotidiani.
Per alimentare la condivisione del processo creativo, alla base del progetto, e in stretta collaborazione con Progetto Pidgin City [DIPSU] Facoltà di Architettura – Università di Roma Tre, da maggio ha preso il via il primo ciclo di seminari e laboratori con artisti, architetti, scienziati, musicisti, filosofi; settembre è iniziato con il secondo ciclo e l’attivazione delle collaborazioni instaurate con Istituzioni e Fondazioni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>