Bello come un film di Carpenter… di quelli che quando finisce dici peccato, altra mezzora di adrenalina me la tiravo volentieri. Ma non ci sono solo omaggi ad un certo cinema di fantascienza che ha le sue radici negli anni ’80 nel film scritto e diretto da Joe Cornish. C’è anche una certa attenzione ad una ambientazione nella vita dei quartieri poveri completamente odierna, sebbene portata ai suoi livelli più paradossali.
Lo trovate con facilità in rete coi sottotitoli, quindi senza lagnosi strilli in italiani. Il film è prodotto da Edgar Wright, uno che ci capisce e che non smetterò mai di ringraziare per aver girato Shaun of the dead. Attack the block è divertente e frizzante come non ne vedevo da tempo.
Un alieno cade giù nel quartiere, nei sobborghi a sud di Londra.
I ragazzi del quartiere (che erano intenti ad una rapina), si distraggono dalla rapina e lo fanno fuori: “sei caduto nel posto sbagliato, mostro!” dichiarano. Si ingaggia una battaglia tra alieni e teppisti del quartiere, i quali, tra un joint e un acquattarsi dalla polizia, si fanno carico di difendere il mondo.
Naturalmente non possono fare di conto sulle forze dell’ordine cittadine, perché l’unico dialogo che ingaggerebbero è quello delle manette. I ragazzi vengono infatti ciecamente accusati dei disordini provocati dagli alieni.
Non solo il soggetto svela interminabili retroscena riguardanti i cattivi spaziali, ma anche la sceneggiatura è densa di battute, di gag, di frecciate al momento storico occidentale, il tutto non da respiro. Per me un lavoro imperdibile. Quindi difficilmente i nostri produttori si perderanno l’occasione di non vederlo.