TEMPORANEO, Arte contemporanea nella città in evoluzione

di Redazione Commenta

Giunta alla sua seconda edizione, Temporaneo è una rassegna di arte contemporanea, che intende creare interruzioni nel tessuto urbano attraverso opere di giovani artisti internazionali esposte in importanti luoghi pubblici della Capitale, in cui sono stati effettuati recuperi industriali o nuove stratificazioni architettoniche. Gli interventi spostano l’attenzione dalla Roma storica, monumentale, a una città che ha la forza di cambiare e modificarsi.

L’intervento pensato da Giorgio Andreotta Calò per il Ponte della Musica intende ragionare sulla sottile, eppure evidente, linea che separa l’alto dal basso creando, in contrasto all’asse orizzontale del ponte, una nuova linea verticale di collegamento, su cui disporre queste due polarità tipiche della civiltà contemporanea, che si richiamano, si negano e si ribaltano continuamente. Nel suono prodotto dal suo strumento e nel racconto del suo vissuto, sarà un violinista tzigano ad incarnare queste posizioni. La trasmissione simultanea delle due tracce audio, lungo un ideale asse verticale, intende mettere in comunicazione coloro che passeggiano sul nuovo ponte e lo scenario in transizione del cantiere sottostante.Il lavoro realizzato da Flavio Favelli, che investirà tutta la vetrata dell’entrata della Facoltà di Scienze Umanistiche, sarà un’operazione di recupero della memoria, attraverso un grande collage di manifesti di cinema per adulti usati degli anni ‘70-‘90, alcuni dei quali introvabili e ricercati da collezionisti del genere. Il risultato di questa ricomposizione di un immaginario ormai lontano e desueto sarà un muro affrescato da nomi, parole, loghi, stelline nere di censura, colori, grafiche audaci e veri e propri artifici linguistici in cui convergono le tracce della memoria del nostro paese e del vissuto dell’artista.

Il neon di Claire Fontaine che recita ‘Siamo con voi nella notte’ cita un’enigmatica scritta apparsa negli anni settanta sui muri di città italiane come segno di solidarietà verso i prigionieri politici. La notte puo’ rappresentare il buio della detenzione ma anche lo spazio di azione per una possibile ribellione. Deterritorializzate in un contesto diverso queste stesse parole evocano oggi davanti al teatro India le lotte di coloro che resistono contro gli abusi e le violenze dei tagli spietati che i governi stanno infliggendo ai loro paesi per far fronte ad una crisi economica causata dalla speculazione finanziaria. In particolare “siamo con voi nella notte” evoca il movimento delle lavoratici e dei lavoratori dello spettacolo da oltre tre mesi occupano il Teatro Valle, per difendere la cultura e il sapere dai ripetuti attacchi del governo italiano, per restare vivi e luminosi come le lucciole di Pasolini.

Petrit Halilaj ha progettato e diretto la creazione di questo pollaio spaziale a forma di shuttle; l’opera è stata poi costruita materialmente a Runik, in Kosovo, da amici e parenti. They are Lucky to be Bourgeois Hens II gioca sull’evidente contrapposizione fra lo shuttle – invenzione dell’uomo, simbolo futuristico dell’aspirazione alla conquista dello spazio – e le galline, animali dotati di ali ma incapaci di spiccare il volo. Gli abitanti di questo shuttle di legno sono metafora della popolazione rurale che aspira a una vita cittadina, ad un passaggio verso un altrove. Il cambiamento, anelato e realizzabile, reca in sé tuttavia il retaggio delle proprie origini, da non abbandonare, né trascurare.

Appostamento è un intervento espressamente concepito da Hans Schabus per l’Università degli Studi di Roma Tre. L’installazione userà elementi già presenti nello spazio del cortile del Rettorato. Le piante, i fiori, i vasi, gli alberi, che popolano il cortile saranno assemblate dall’artista in una nuova combinazione così da cambiare la percezione della piazza, passaggio di studenti e professori. Attraverso Appostamento, Hans Schabus prosegue la sua ricerca sull’idea di relazione tra il lavoro, lo spazio pubblico, il contesto sociale nel quale come artista agisce, attua trasformazioni, dialoga.

Luoghi: Auditorium – Parco della Musica, Università degli Studi di Roma La Sapienza -Ex Vetreria Sciarra, Università degli Studi Roma Tre, Teatro India, Ponte della Musica.

 

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