Continua la vendetta degli artisti californiani

di Redazione Commenta

Vi ricordate del pasticciaccio riguardo la legge sul diritto di rivendita delle opere d’arte emanata dallo stato della California nel 1976? Ebbene se non avete capito di cosa stiamo parlando vi rinfrescheremo un poco le idee. Ogni persona intenzionata a mettere in vendita le opere di un determinato artista ancora in vita (o comunque deceduto da meno di 20 anni), deve per forza di cose versare il 5 percento del ricavato alla fondazione che detiene i diritti dell’artista o all’artista stesso.

La legge riguarda lo stato della California ma è valida anche per opere vendute in altri stati, se quest’ultime sono state create da un cittadino residente in California. Inoltre, la legge va rispettata anche se a vendere le opere è un residente dello stato della California che vuole cedere le stesse in un altro stato. Nei giorni scorsi alcuni artisti e fondazioni, guidati da Chuck Close, hanno intentato causa a due mostri sacri del mercato internazionale, Sotheby’s e Christie’s. Ma tutto ciò è solo la punta dell’iceberg, poiché oggi anche Mark Grotjahm si è aggiunto alla lista degli artisti turlupinati. Grotjahn è un artista rappresentato da Gagosian ed ha intentato causa al collezionista Dean Valentine per tentare di recuperare il tanto famigerato 5% di diritto di rivendita che gli spetta. Valentine in passato ha collezionato molti dipinti del celebre astrattista ed in particolare ne avrebbe rivenduti tre, guadagnando la bellezza di 3 milioni di dollari, senza versare la dovuta gabella. E pensare che il collezionista aveva acquistato i dipinti nel 2005 a soli 10.000 dollari, rivendendone uno nel 2008 tramite Phillips de Pury and Co. per circa un milione di dollari.

“Questa legge è ancora in vigore ma non viene mai rispettata. Per tentare di recuperare i soldi bisogna sempre mettere in mezzo un avvocato e questo non va bene perché bisogna sostenere delle spese. Molti artisti non hanno la possibilità di farlo” ha dichiarato Grotjahn e sinceramente il suo ragionamento fila liscio come l’olio.

 

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