Riattivare, ricomporre e “risvegliare” le opere smembrate, spente e riposte nei depositi del museo. È quello che accade nella mostra “La collezione attiva” ( in visione dal 25 novembre 2011 al 16 settemrbe 2012) con cui Museion chiude la stagione espositiva 2011 – il titolo si riferisce all’atto di riattivazione dei video e delle installazioni in occasione della loro presentazione.
In mostra una selezione di opere di recente acquisizione dalla collezione Museion, la maggior parte presentate per la prima volta. Tra queste, l’installazione di Vito Acconci Candy Bar From GI Joe, 1977 e From Here to There di Jana Sterbak, presentata alla biennale di Venezia nel 2003; Particle Projection (Loop), 2007 di Simon Starling e il video di Francesco Jodice Dubai_Citytellers (2010). La mostra offrirà anche l’occasione per vedere e rivedere importanti opere della collezione quali A Change Of Mind, 2007 di Elmgreen & Dragset e Sediments Sentiments (Figures of Speech), 2007 di Allora & Calzadilla. Filo conduttore dell’esposizione è l’attivazione del suono, medium utilizzato da molti artisti – da Krüger & Pardeller agli stessi Allora & Calzadilla – e del movimento, rappresentato sia da installazioni performative che dall’immagine in movimento di molti video. La mostra, esposta al secondo e al terzo piano di Museion, coinvolgerà anche lo spazio esterno. La superficie della casa atelier adiacente a Museion ospiterà infatti l’opera di Mario Airò M’illumino d’immenso, trasposizione visiva luminosa dell’andamento fonetico della nota poesia di Giuseppe Ungaretti. L’opera è stata realizzata per Museion nell’ambito dell’esposizione “Light Lab” (2005). Per l’occasione verrà anche attivata la facciata mediale sul lato di via Dante con il progetto specifico di Michael Fliri “The Unseen Looks Like Something You Have Never Seen”.
“Dopo la mostra “-2+3”, in cui gli artisti Stefano Arienti e Massimo Bartolini hanno lavorato sulla collezione di Museion, il museo prosegue i percorsi di approfondimento all’interno del proprio patrimonio con esposizioni concepite per rendere accessibile al pubblico i diversi nuclei della propria collezione. Considerata l’eterogeneità di linguaggi, materiali e forme presenti, le mostre sulla collezione si propongono anche come una riflessione sulle modalità espositive in un museo d’arte contemporanea oggi” così Letizia Ragaglia, direttrice di Museion.