Tre proposte invernali ad alto impatto iconografico, Tre artisti che dilatano le potenzialità dei linguaggi visivi, Tre linguaggi (pittura, fotografia, video) per ipotizzare nuove attualità
Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto riapre le porte con una tripla esposizione a cura di Gianluca Marziani. Tre gli artisti, che attraverso il loro lavoro, attuano una completa ricollocazione della realtà contemporanea. Tre i linguaggi visivi che utilizzano: pittura, fotografia, video.
Danilo Bucchi, dipinge sostituendo il pennello con l’uso della siringa che gli permette una maggiore fluidità motoria del gesto, veloce eppure calibrato. Manualismi meccanici che singolarmente danno vita ad un segno riconoscibile. Un automatismo concentrico che genera paesaggi umani con volti e corpi dal tratto circolare. Una massa dipinta dove le impercettibili differenze rimandano all’anonima identità virtuale della cultura del social network.
Marcello Maugeri (Circus) si adatta al veloce presente. Un postmoderno elettronico reso attraverso la scelta di materiali differenti, caratterizzato da un tipo di comprensione di superficie. Immagine come esperienza immediata di significati profondi. “Opera” nell’attimo di incontro con l’osservatore. Hic et nunc che annulla i confini dello spazio e del tempo.
Svetlana Ostapovici (In/NATURA/le) sceglie la discordante fotografia digitale come mezzo per reinventare il reale sulle ceneri della cultura del benessere postcapitalista. Le sue immagini sono accumuli di materiali, ferro, plastica, memorie compresse della civiltà industriale. Evidente è la presa di coscienza, la consapevolezza del bisogno di bellezza ritratta nelle sculture, di chiare simbologie morali.
Al piano nobile dello storico edificio, tra le attività collaterali, troviamo l’interessante installazione ambientale “Pancho”, “Cisco” di James Turrell, una “stanza delle meraviglie luminose” che origina un’alterazione percettiva, pratica cara all’artista americano. Presentata inoltre l’acquisizione dell’opera site specific di Mario Consiglio realizzata per il Padiglione Umbria, evento collaterale del Padiglione Italia alla Biennale Di Venezia 2011, e dei lettini da sole allestiti stavolta all’interno di Alberto di Fabio, nella stessa stanza che ospita il grande stencil di Sten&Lex.