Peep-Hole di Milano inaugura oggi Third Time, mostra personale di Renata Lucas. Nelle sue opere si interroga sullo spazio che viviamo, sulla nostra percezione di esso e le relazioni che vi si instaurano, nella consapevolezza che non esistano risposte oggettive da trovare ma solo possibilità da sperimentare. I suoi progetti consistono in interventi, a volte invasivi a volte sottili, nelle architetture e negli spazi con cui l’artista interagisce e sono sempre il frutto di un lungo processo fatto di esperimenti, continue mediazioni e fallimenti. Ogni suo lavoro è un tentativo di sospendere le regole, di misurare i “limiti” delle possibilità, utilizzando i limiti stessi come contenuto da sviluppare di volta in volta in nuove direzioni.
Invitata a confrontarsi con lo spazio di Peep-Hole, Renata Lucas ha ideato un progetto che è il risultato di un’esperienza diretta del luogo, dell’analisi della sua storia recente, delle sue modalità operative come istituzione d’arte e della relazione tra le persone che lo vivono e del lavoro che lì svolgono. Con un intervento minimo e quasi “invisibile”, lo spazio espositivo viene profondamente trasformato dall’artista brasiliana che lo collega alla sua casa di Rio De Janeiro creando un cortocircuito spazio-temporale nel quale l’assenza fisica dell’artista si trasforma in “presenza” che modifica lo spazio espositivo e ne scandisce i tempi. Ogni attività svolta all’interno dello spazio sarà condizionata dai ritmi quotidiani dell’artista nella sua abitazione, a una distanza non solo fisica ma anche temporale.
Third Time segna uno snodo cruciale nel percorso intrapreso a oggi da Peep-Hole, nato proprio con il presupposto di operare mettendo al centro di ogni sua attività l’artista e la sua opera. Renata Lucas ha portato alle estreme conseguenze tale assunto, con un progetto in cui lo spazio, il suo funzionamento e la sua attività giornaliera sono completamente nelle mani dell’artista.
Third Time è il primo di un ciclo di progetti che da qui a fine stagione (luglio 2012) anticiperà il trasferimento di Peep-Hole da Via Panfilo Castaldi in una nuova sede. Da questo momento in poi una traccia di ogni progetto espositivo resterà visibile anche dopo che la mostra sarà conclusa. I progetti che seguiranno si confronteranno così con i precedenti e attenderanno i successivi stratificando la storia e le attività dello spazio.