ART IN-BOX a Milano

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Martedì 10 Gennaio 2012 alle ore 19:00 si inaugurerà la quarta esposizione italo-ceca ART IN-BOX, curata da Susanna Horvatovičová presso l´Istituto Culturale Ceco, in via G. B. Morgagni 20, Milano (10.-31.2.2012). Art in-box nasce da un’idea della curatrice come un progetto itinerante destinato a viaggiare per il mondo. La mostra collettiva è stata presentata nel 2010 nella Galleria comunale di Brno presso la Casa dei Signori di Kunštát (Dům Umění města Brna), nel 2011 nel Centro Culturale Vltavská di Praga, ed infine in Italia presso La Porta Blu Gallery di Roma (2011).

Nella sezione “made in Italy” partecipano: Alessio Ancillai, Ennio Alfani, Massimo Arduini, Elise Blue, Michal Blumenfeld, Daniele Contavalli, Natsumi Di Vito Chirico, Cristina Falasca, Alberto Emiliano Durante, Ferdinando Fedele, Uemon Ikeda, Hektor Mamet, Marè, Daniela Mastrangelo, Barbara Mazzeo, Roberto Pace, Alberto Parres, Giuliano Pastori, Carlo Pecoraro, Eugenio Percossi, Polydoro, Pupillo, Elia Sabato, Rakele Tombini, Chiara Tommasi. Nella sezione “made in Czech Republic” sono presenti: Darina Alster, Michal Cáb & Františka Lachmanová, Marek Číhal, Noam Darom, Jiří David, Jaro Dufek, George Hladík, Ondřej Homola, Petr Krátký, Radim Labuda, Filip Nerad, Tomáš Roubal, Tereza Rullerová & Vít Musil, Milan Salák, Václav Skala, Lucie Skřivánková, Dagmar Šubrtová, Klára Vystrčilová.

La mostra italo-ceca Art in-box è concepita come un’unica installazione composta da diverse scatole delle misure esatte di 20x20x20 cm. L’insieme dei lavori vogliono essere uno spazio misterioso, simbolo dell’identità tra la forma, il contenuto e la funzione dell’opera. Sono un metro di misura dell´evoluzione dell’arte e dell’architettura contemporanea in rapporto all’ambiente, sia urbano che naturale. La collettiva è, allo stesso tempo, un´installazione multipla legata al tema del viaggio, ma anche una collezione di scatole d´arte 20x20x20 cm, destinata a crescere in ogni luogo dove viene presentata. In ogni città, infatti, vengono invitati a partecipare nuovi artisti locali che arricchiscono con i loro lavori la collezione – installazione.

Art in-box gioca sulla bivalenza tra l´involucro della scatola e il suo contenuto, tra la grandezza reale della galleria ed i cubi in miniatura. L’idea si inspira al ready-made di Marcel Duchamp, ai Fluxus Boxes e a J. Cornell, dove il motivo della scatola ha assunto diverse forme, dall´assemblaggio al collage. Secondo laTeoria del sistema degli oggetti di Jean Baudrillard e la recente Teoria della postproduzione del critico Nicolas Bourriaud, la nostra società è ormai “posseduta“ dagli oggetti, così come gli oggetti sono posseduti e manipolati dalla società. Se i Fluxus Boxes americani degli anni ’60 giocavano ancora sul conubio forma-contenuto, adoperando sia testi concettuali che ready-made, la scatola-cubo è oggi concepita come un oggetto multifunzionale usato spesso nel design e nella pubblicità.

Art in-box insiste sull’ambiguità tra l’opera concettuale e l’oggetto concreto, combina la tecnica pittorica con il video e con i lavori di postproduzione. Non è dunque un ricordo sbiadito dei Fluxus Boxes ma è piuttosto un progetto artistico che mette in evidenza quella mutevole “scatola magica“ che si trova in ogni angolo della strada, ma anche nelle gallerie. E’ solo un magico gioco di combinazioni tra caso e necessità dove un semplice Box si può trasformare in un Post Box – Mailbox  – Artbox –  Eco Box  – Kits Box – White Box – Box In Box – Art In Box.

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