Parlando della Whitney Biennial 2012 volevamo fornirvi un ulteriore update sulla grande kermesse che si aprirà il prossimo 1 marzo e rimarrà in visione fino al 27 maggio 2012. Qualche tempo fa vi avevamo fornito una lunga lista di artisti partecipanti che era trapelata da alcune voci di corridoio, oggi finalmente l’ufficio stampa della manifestazione ha rilasciato la lista ufficiale che noi come al solito rigiriamo a voi:
Kai Althoff, Thom Andersen, Charles Atlas, Lutz Bacher, Forrest Bess (paintings selected by artist Robert Gober), Michael Clark, Dennis Cooper and Gisèle Vienne, Cameron Crawford, Moyra Davey, Liz Deschenes, Nathaniel Dorsky, Nicole Eisenman, Kevin Jerome Everson, Vincent Fecteau, Andrea Fraser, LaToya Ruby Frazier, Vincent Gallo, K8 Hardy, Richard Hawkins, Werner Herzog, Jerome Hiler, Matt Hoyt, Dawn Kasper, Mike Kelley, John Kelsey, John Knight, Jutta Koether, George Kuchar, Laida Lertxundi, Kate Levant, Sam Lewitt, Joanna Malinowska, Andrew Masullo, Nick Mauss, Richard Maxwell, Sarah Michelson, Alicia Hall Moran and Jason Moran, Laura Poitras, Matt Porterfield, Luther Price, Lucy Raven, The Red Krayola, Kelly Reichardt, Elaine Reichek, Michael Robinson, Georgia Sagri, Michael E. Smith, Tom Thayer, Wu Tsang, Oscar Tuazon e Frederick Wiseman.
Oltre agli artisti elencati qui sopra, la Whitney Biennial 2012 presenterà due collaborazioni curatoriali speciali con due organizzazioni artistiche esterne:
Arika, un gruppo londinese che solitamente si occupa dell’organizzazione di festival di musica sperimentale ed immagini in movimento. Arika presenterà un programma settimanale denso di performances, workshops e talks oltre che incontri di poesia contemporanea e musica. L’altro partner curatoriale della biennale è Artists Space Books and Talks di Tribeca che diverrà il luogo principe di un programma settimanale curato da Arists Space e sarà focalizzato su alcune mostre di artisti emergenti.
Insomma con queste premesse la Biennial sembra decisamente interessante, ora bisognerà solo aspettare gli esiti delle proteste dei movimentatori del Whitney, altrimenti chi allestirà tutte le opere in mostra?