La settimana scorsa, il 3 febbraio, a New York, all’età di 81 anni venne a mancare Ben Gazzara.
L’attore di origini siciliane mi è particolarmente caro per i film di Cassavetes, degli anni ’70, ma non solo.
Negli anni ’80 ci furono numerose strepitose interpretazioni per registi italiani: Ferreri, Festa Campanile, Tornatore e altri.
Tra i due momenti ci sono tra il ’79 e l’81 due interpretazioni molto interessanti per la regia di Peter Bogdanovich: Saint Jack e They all Laughed (…e tutti risero).
Mi è capitato proprio il 3 febbraio sera, di decidermi e vedere il secondo film.
Il film è tristemente noto perchè Dorothy Stratten, al tempo amante del regista, fu uccisa poco dopo la fine delle riprese dal marito geloso, con cui procedeva verso una separazione. Questo gettò un aurea funebre e triste e influì negativamente sul film. Si giunse ad un lancio molto sottotono della pellicola.
E tutti risero fu girato da una piccola troupe per le strade di Manhattan mescolando quindi gli attori con lo scorrere della vita reale.
Mi ci soffermo.
La mescolanza tra recitazione e vita reale è, in effetti, molto vivida. Questo succede in un film in cui il movimento, i gesti continui ed esibiti degli attori lasciano supporre e vedere la finzione.
Intendo dire che movimenti esasperati, sincronici, nascosti ed esibiti al contempo danno un’idea parziale di parodia, ossia l‘idea della commedia eccedente la realtà.
Tranne poi leggere che la realtà eccessa (da eccedente) somiglia alla verità.
È presente un attore che interpreta un marito geloso di Dorothy Stratten, mentre l’occhialuto e indimenticabile John Ritter interpreta la parodia di Bogdanovich stesso innamorato di lei. E infine e sopratutto Ben Gazarra e il suo sguardo tenero.
Audrey Hepburn e Ben Gazzara, racconta Bogdanovich, si erano innamorati sul set di Linea di sangue e proprio sul loro vero rapporto è scritta la trama, c’è il marito di lei e c’è un addio finale, contraddizione unica al titolo, gli unici che non risero.
Ben Gazzara in quel periodo passa dalla seconda alla terza moglie e leggo anche di un suo periodo di depressione… barlumi di realtà nelle esistenze recitate… forse.