Oltre ad essere un grande artista, Christo Javacheff è un gran signore. Un uomo di altri tempi verrebbe da dire, pronto ad aprirsi al pubblico dell’arte, ad informarlo e perché no anche formarlo. Proprio ieri si è tenuta una lecture del nostro “impacchettatore” preferito all’ Art Forum Würth di Capena, evento che tra le altre cose ha fatto da corollario alla mostra in essere Christo and Jeanne-Claude, opere nella collezione Würth, in visione fino al prossimo 8 settembre 2012.
Christo, purtroppo orfano di Jeanne-Claude, ha parlato per più di un’ora, illustrando dettagliatamente il suo nuovo progetto Over The River. Il discorso è stato inoltre animato da aneddoti e metodologie riguardanti celebri opere del passato come The Umbrellas e Running Fence, inutile dire che questi ed altri progetti sono stati più volte rifiutati dalle varie istituzioni pubbliche ed hanno comunque richiesto duri anni di lavoro. “Faccio solo quello che voglio” ha affermato l’artista, confermando il difficile processo di autofinanziamento dei grandi progetti, in larga parte risolto con la vendita di schizzi e collages degli stessi. In tutti questi anni di onorata carriera Christo e Jeanne-Claude sono riusciti ad ottenere un importante primato, quello di spostare la produzione e la fruizione di un oggetto d’arte al di fuori di spazi come lo studio, la galleria o il museo. La natura transitoria delle opere e l’indipendenza dell’auto-finanziamento è riuscita a liberare la creatività del duo dai serrati vincoli del mercato dell’arte.
Di cose da raccontare l’artista ne avrebbe parecchie ed illustrarle al pubblico stupito è per lui un vero piacere, lo si intuisce dalla passione con cui sviscera ogni minimo particolare, citando a memoria date, dimensioni e materiali delle tante, tantissime opere. La lecture fila via in un soffio ma c’è ancora tempo per farsi firmare un autografo e visitare la stupenda mostra delle opere in collezione. Di incredibili prove come il Wrapped Reichstag di Berlino (1995) , impacchettamento del parlamento del Reich tedesco o come il più recente The Gates al Central Park di New York City (2005) un percorso di 37 chilometri costituito da 7503 porte di tessuto, Christo e Jeanne-Claude ne hanno sostenute parecchie, aiutandosi e completandosi a vicenda come un’unica fonte creativa. Il loro seminale impegno rimarrà per sempre nella storia dell’arte universale.