Bambini non leggete questo articolo, potrebbe risultare ben troppo fuorviante per le vostre tenere menti. Tanto tempo fa si parlava di sesso, droga e rock and roll come il massimo della trasgressione. Oggi questi slogan, anche se appaiono un poco superati, sono sempre efficaci ed udite udite, sono anche molto utili alle menti creative, almeno stando a recenti studi scientifici.
L’università dell’Illinois avrebbe infatti condotto dei test dai quali si evince un risultato assai bizzarro: consumare alcool aiuta a risolvere problemi legati alla creatività. Di certo il risultato di questa ricerca appare un poco diseducativo ma la scienza parla chiaro, un gruppo di studenti con una percentuale di alcool nel sangue dello 0.075 (circa uno o due bicchieri di vino a seconda del peso corporeo del soggetto) è riuscita a risolvere dei problemi di natura creativa, in maniera molto più rapida ed efficace rispetto ai soggetti per così dire sobri. Apparentemente la ragione di questo potere speciale proviene dalla perdita della facoltà di concentrazione, in questa situazione il cervello è costretto a cercare associazioni di pensiero libere e quindi ad optare su soluzioni creative. Comunque sia, anche se la ricerca è stata effettuata in questi ultimi mesi, noi appassionati di arte conoscevamo già da tempo i risultati di questi test. Basti pensare ai tempi dell’assenzio e dell’oppio, sostanze per così dire inebrianti che hanno foraggiato le menti dei più grandi artisti della storia dell’arte.
Edgar Degas ad esempio ha persino dedicato un celebre dipinto alla “fata verde”. Ma andando indietro nel tempo è possibile scoprire centinaia e centinai di casi simili, che dire infatti di Caravaggio noto per la sua vita dissoluta che ha più volte animato i suoi capolavori su tela. Ma anche Modigliani e tantissimi altri artisti erano dediti al bere e le loro più grandi idee sono nate in osteria. Insomma, questa scoperta dell’Università dell’Illinois a noi sembra proprio la scoperta dell’acqua calda.