Come tutti noi sappiamo, l’artista contemporaneo è sempre attento alle dinamiche sociali e spesso utilizza queste ultime all’interno dei propri lavori. La grande rivoluzione di questi ultimi mesi è senz’altro Occupy Wall street, il movimento di indignados statunitensi che si batte per abbattere lo strapotere del 1% della popolazione costituita da potenti oppressori e far così respirare quel 99% che non ha più diritti e spesso è costretto a vivere di stenti.
Come già detto in numerosi articoli, l’arte è stata più volte usata per dar corpo e contenuto alle varie proteste inscenate da Occupy. La cosa che ci ha decisamente stupito è quella di vedere questo tipo di proteste giungere sin dentro uno dei dorati templi dell’arte quale la manifestazione fieristica. Sebastian Errazuriz, artista che attualmente è in mostra alla Cristina Grajales Gallery, in occasione dell’art week newyorchese più celebre del mondo, vale a dire l’Armory Art Fair, ha infatti creato un vero e proprio ambiente dedicato ad Occupy. L’artista ha infatti prodotto delle simpatiche sedie pieghevoli che, una volta chiuse, assumo la forma di un poster da appendere al muro.
Il poster ovviamente riproduce alcuni dei più celebri slogan lanciati da Occupy Wall Street, come: “Sei affamato? Mangia un banchiere!”, “Noi siamo il 99%”. Le Occupy Chairs (questo il nome delle simpatiche sediole) sono in vendita a circa 3.5000 euro l’una. Di primo acchitto l’operazione di Errazuriz potrebbe sembrare modaiola e lontana dal vero spirito della protesta. In realtà lo scopo dell’artista è quello di far comprare queste sedie a quel famoso 1% di ricchi e far così apparire nelle loro case la protesta del restante 99% della popolazione. Inoltre una parte del ricavato andrà a supportare la causa di Occupy. Insomma, dopotutto Errazuriz ha scoperto un modo assai furbo ed ironico per foraggiare la protesta e per turlupinare i ricchi che saranno così costretti ad avere gli slogan sempre sotto al naso.