31 marzo 2012, Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco Della Musica di Roma, ore 21 circa. Un uomo in abito scuro sale sul palco con in mano un oggetto di metallo sfavillante. A molti sembra una pistola, in realtà è un’armonica ma il muro sonoro che di li a poco investirà il pubblico sarà ben più potente di un colpo di rivoltella. Artefici di questa incredibile serata sono anbb, ovvero Alva Noto e Blixa Bargeld, dove Alva sta per giovane ma affermato perno del minimalismo elettronico e Blixa sta per genio-inventore della musica industrial assieme agli Einstürzende Neubauten, tallonati all’epoca da gente come Throbbing Gristle e Z’ev.
Bargeld non ci mette poi tanto a divorare la scena, è pragmatico, isterico,sensuale, intimo e grottesco, la sua voce emerge dai loop sonori di Noto e ad essa ritorna, si trasforma in strumento elettronico in un’eterna cantilena che mesmerizza il pubblico come il canto delle sirene. Mimikry è il campo di battaglia, l’album del sodalizio, e Mimikry significa appunto Mimetismo, meccanismo psicologico e meccanico che sottende la capacità di ingannare per trarne un vantaggio evolutivo. Attorno si muovono vorticosamente Ret Marut Handshake, I Wish I Was A Mole In The Ground, Mimikry e One, una vera e propria ballad nel bel mezzo del metallo contorto a cui abbiamo assistito sin d’ora. One is the loneliest number that you’ll ever do, intona Blixa stravolgendo la song scritta da Harry Nilsson.
Tra complessi soundscapes emerge però una convinzione, la voce del grande leader degli “nuovi edifici che crollano” è l’unico vero strumento, il bravissimo Noto ce la mette tutta per oscurarla per riempirla con le sue nuvole elettriche, ma del resto come profetizzato dalla suadente voce di Blixa Bargeld: “Electricity is Fiction” l’elettricità è finzione, ciò che rimane è la poetica reiterazione dei timbri vocali, delle ossessioni verbali. Grande concerto per un grande duo, è forte la convinzione di aver assistito ad un evento storico per la musica contemporanea.