A volte è possibile scoprire dei lati oscuri all’interno della produzione artistica di maestri dell’arte ampiamente storicizzati e quindi universalmente noti. Aspetti curiosi mai notati prima, caratteristiche bizzarre che mai avremmo lontanamente sospettato. L’ultimo artista in ordine di tempo a mostrare il suo volto nascosto è Andy Warhol, già proprio lui, l’intramontabile maestro della Pop Art, il re-inventore di icone che ha trasformato ironia e tinte sfavillanti in un vero e proprio stile di vita.
Ebbene anche il frizzante Andy nascondeva nel suo intimo un’anima da vero fotografo fine art, una veste ben diversa da quella di fotografo-compulsivo con la mania della Polaroid. Proprio in questi giorni l’Affirmation Arts di New York ospita la mostra Warhol: Confections & Confessions (in visione fino al prossimo 5 maggio 2012), all’evento è possibile ammirare 53 stampe fotografiche in gelatina d’argento mai esposte al pubblico. Si tratta di un corpus di opere inedite costituito da immagini di ritratti, interni e nature morte, il tutto in un denso bianco e nero, una vera e propria rarità nella produzione artistica del re della Pop Art. Le 53 istantanee sono state sino ad ora gelosamente custodite dall’Andy Warhol Museum di Pittsburg. Tra le immagini più emblematiche della mostra spicca la serie Mother and Child, si tratta di ritratti di madri che tengono il loro pargolo stretto vicino al seno, un’evidente allegoria dell’icona della Madonna con Bambino.
Si tratta quindi di immagini molto lontane dall’esser provocatorie, una formula molto lontana dal modus operandi di Warhol che lascia invece trasparire una forma di eleganza e sensibilità mai vista prima. In questa mostra è quindi possibile comprendere un diverso metodo creativo che non inficia il potere finale dell’opera. Invece di puntare su colori sfavillanti o miti del cinema, Warhol ci regala fotogrammi intimi, con un gran gusto per la composizione e per il contrasto, un aspetto diverso che mai avremmo immaginato se questa mostra non fosse esistita.