Inaugura il 13 aprile 2012 nello Spazio Vhernier, durante la settimana del Miart, la mostra “Sessione Primaverile”, personale dello scultore Davide Dormino. La ricerca artistica di Davide Dormino parte dal disegno come progetto per le sue sculture, realizzate con materiali semplici e grezzi come il ferro, il marmo e il gesso.
In mostra tre site specific che rappresentano il senso della scultura di Davide Dormino, caratterizzata da un contrasto tra i materiali usati e le sensazioni di pesantezza e leggerezza che provocano in chi le guarda. Il primo intervento è una scultura alta 3 metri e mezzo composta da tre chiodi in gesso che formano un struttura triangolare. Il secondo è un sistema nervoso di 3 km di filo di ferro che nasce da una parete del loft Vhernier, si espande nello spazio e si arrampica sulle scale: un’installazione con una forte matrice organica bilanciata dalla componente del ferro che rimanda alla grafite e alla scrittura.
Il terzo è un foglio di marmo, lungo 1 metro e 60 cm, mosso da una brezza invisibile. In tutti e tre i lavori l’aspetto delle sculture è opposto al peso reale dei materiali con cui sono create: i chiodi all’apparenza massicci e ingombranti sono in realtà di gesso, il sistema nervoso e il foglio sembrano volatili e leggeri ma sono composti di materiali pesanti come il ferro e il marmo.
La mostra, a cura di Millovan Farronato, racconta l’ultima sessione di lavoro caratterizzata dal ritorno all’azione manuale di Davide Dormino: “Tre opere per raccontare il confine invisibile tra l’artista e l’artigiano. Un lavoro complesso sul controllo della forza e dell’energia. Il foglio e i chiodi per rappresentare i segni archetipici del lavoro, carta per disegnare e chiodi per costruire. E un ingranaggio aperto per vedere dal vivo come i suoi meccanismi funzionano, per metterne a nudo un sistema nervoso esploso. Azione e pensiero in congiunto e costante bilanciamento. Mi sento un ponte attraverso cui passano tante cose. Lavorare con le mani è assecondare un pensiero, non è un concetto astratto, devo fare qualcosa che serve”.
“Sessione Primaverile” è ospitata nello Spazio Vhernier, di cui Carlo Traglio è fondatore. Raffinato collezionista d’arte e mecenate dei più interessanti volti nuovi del panorama artistico contemporaneo internazionale, rinnova il suo sostegno ai giovani: “I talenti vanno sostenuti per dare visibilità alla qualità della loro ricerca artistica. Se le istituzioni pubbliche falliscono in questo intento, i privati devono impegnarsi per tenere a battesimo giovani artisti emergenti, che saranno i grandi nomi di domani”.