Marina Abramovic si è più volte autodefinita la nonna della performance art ma a quanto pare è sua ferma intenzione allontanare lo spauracchio della pensione il più a lungo possibile. Dopo aver affrontato le titaniche fatiche di The Artist is Present, dopo aver prodotto un documentario dove appare come una sorta di semidea e dopo aver affaticato il suo pubblico con The Abramovic Method, l’artista si prepara a lanciare la sua accademia.
Proprio così, la scuola Abramovic si chiamerà Marina Abramovic Institute e sorgerà nientemeno che a Hudson, New York. Come nel metodo Abramovic, per accedere all’interno della scuola il pubblico dovrà spogliarsi francescanamente di ogni orpello tecnologico come telefono cellulare o iPod. In seguito la ormai consona vestizione con il camice bianco e la firma sulla liberatoria che consegna il malcapitato per circa due ore e mezza nelle mani della tremenda Marina. “Voglio creare una scuola per il pubblico, nessuno ci ha mai insegnato ad osservare qualcosa per un tempo così lungo. Ormai siamo troppo distratti”, ha dichiarato l’artista alla stampa internazionale. L’Abramovic Institute, una singolare ibridazione a cavallo tra un training center ed uno spazio per la performance, insegnerà ai suoi studenti come fruire e partecipare ad un’opera d’arte di lunga durata.
Il progetto dell’istituto è stato sviluppato nientemeno che dallo studio OMA di Rem Koolhaas che ha deciso di partire da un campo da tennis abbandonato per riconvertire il tutto in uno spazio multidisciplinare il quale sarà dotato di un auditorium centrale con 650 posti a sedere, una sala proiezioni e delle stanze private. “il mio sogno è quello di invitare il grande regista David Lynch e fargli produrre un film da 360 ore” ha dichiarato Marina Abramovic e noi dobbiamo proprio ammettere che in questi ultimi tempi la nostra nonna della performance di stramberie ne ha combinate davvero parecchie. Ora non ci resta che vedere cosa combinerà la preside di questo bizzarro istituto.