In netta controtendenza Giacomo Guidi ed Elisabetta Durante inaugurano la nuova Galleria negli affascinanti spazi di palazzo Sforza Cesarini con la personale di Alfredo Pirri Crocefissioni e altri paesaggi primaverili a cura di Ludovico Pratesi Dal 15 Maggio 2012 al 15 Settembre 2012 Inaugurazione lunedì 14 Maggio dalle ore 19,00 La Galleria Guidi inaugura a Palazzo Sforza Cesarini.
Aperta nel 2006 per la passione e la determinazione di Giacomo Guidi ed Elisabetta Duranti, la Galleria Guidi ha conquistato con la serietà della sua attività un posto di rilievo a e celebra ora l’inizio dell’attività nell’incantevole spazio di Corso Vittorio Emanuele II. In linea con la strada finora percorsa che ha visto in esposizione solo maestri di sicura fama del mondo dell’arte internazionale, la Galleria Guidi ha affidato ad un artista di grande maturità e nel suo periodo più creativo il compito di aprire le porte della nuova sede, ed è con una personale di Alfredo Pirri Crocefissioni e altri paesaggi primaverili che si inaugura lunedì 14 Maggio.
Uno spazio unico scandito da volte a crociera sorrette da capitelli in travertino , che ricorda la navata di una chiesa, ospiterà questa interessante installazione di Pirri, concepita per dialogare con la solennità dell’ ambiente. Curata da Ludovico Pratesi, la mostra è incentrata su una riflessione legata al rapporto tra lo spazio pubblico della galleria e la dimensione privata dello studio dell’artista, dove si materializza il dialogo intimo e segreto tra architettura e colore , materia e luce, che caratterizza la ricerca di Pirri.
Attraverso un procedimento di distorsione, l’artista ha letteralmente ricostruito il suo studio in via del Mandrione adattandolo all’architettura della galleria. “La mostra proporrà lo stesso sentimento “inaugurale” insito nell’apertura di uno spazio, non inteso solo come luogo espositivo ma, in generale, come apertura e dilatazione possibile dello spazio espressivo.-spiega l’artista.
“Le opere che esporrò avranno molto a che vedere con questo cerimoniale d’apertura, saranno forme e materiali che si dispongono ad aprirsi come fa il fiore dopo lunga preparazione invernale Si tratta del risultato di un lungo inverno di lavoro solitario, senza il contributo di alcun aiuto, in uno studio dove nessun altro, oltre a me stesso, ha messo piede o mano, occhio o mente. Un inverno durante il quale tutto quanto ho fatto fuori dallo studio è stato il risultato di grandi impegni collaborativi con differenti persone.” Opere leggere e gioiose, in grado di suggerire relazioni tra concetti poetici, letterari e simbolici, all’interno di un territorio armonioso e consapevole , indice di un’attitudine costruttiva che conduce la matrice minimalista verso orizzonti sensibili ed evocativi.
“E’ una mostra concepita come una parentesi di riflessione, quasi una forma di dichiarazione poetica legata all’idea di mettere in relazione due momenti diversi di vita dell’opera, l’ideazione e l’ esposizione, per presentare uno spazio che sogna se stesso, secondo il desiderio dell’artista” spiega Ludovico Pratesi.
Per sottolineare ulteriormente questa attitudine legata a concetti come accoglienza, armonia e condivisione, lo studio di Pirri si aprirà nel corso della mostra per ospitare opere ed interventi di altri artisti, che andranno ad interagire con l’installazione. I primi “ospiti” sono alcuni disegni di Primo Conti, di proprietà dell’artista.
Alfredo Pirri (Cosenza, 1957) è considerato uno degli artisti italiani più interessanti delle ultime generazioni. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 1988 e nel 1993, alla Biennale dell’Avana (Cuba) nel 2001, alla Quadriennale nel 1996. Ha esposto in diversi musei in Italia e all’estero, come il palazzo delle Papesse a Siena, il palazzo Fabroni a Pistoia, il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro. La sua installazione Passi ,presentata presso il Foro di Cesare a Roma, fa parte del nuovo allestimento della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Ludovico PRATESI, critico d’arte e curatore, è Direttore artistico del Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, curatore scientifico di Palazzo Fabroni e Direttore della Fondazione Guastalla per l’arte contemporanea. E’ inoltre Presidente della sezione italiana dell’AICA e vicepresidente dell’AMACI (Associazione Musei Arte Contemporanea Italiana). Collabora con il quotidiano “La Repubblica”.