Scultura internazionale al PAN di Napoli

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Giovedì 17 maggio 2012, nelle sale del primo piano del PAN | Palazzo delle Arti di Napoli sarà inaugurato il progetto espositivo, Memory. International Contemporary Sculpture, a cura di Ian Rosenfeld. Ospitata per la prima volta in un’ istituzione museale italiana, dopo essere stata esposta nel 2011 a Londra, Memory è una collettiva composta da dieci scultori, provenienti dai sei paesi: Italia, Spagna, Germania, Inghilterra, Finlandia, Stati Uniti, che interpretano, ciascuno secondo la propria cifra stilistica, il tema della memoria.

In mostra l’umorismo dello scultore tedesco Andreas Blank che lavora le materie classiche della scultura, come l’alabastro e la pietra arenaria ma con un modus operandi puramente contemporaneo; la finlandese Kaarina Kaikkonen, crea le sue opere riutilizzando vecchi vestiti, in ognuno dei quali ancora si respira il vissuto delle persone che li hanno indossati.Quella della spagnola Mar Arza è un’ indagine filosofica sull’inesorabilità del tempo e l��impossibilità della permanenza; ed ancora Rossana Zaera, anche lei spagnola, per la quale il letto è il nostro inizio, ma anche la fine, emblema della fragilità dell’esistenza. Nicola Samori e l’inglese Steve Goddard, lavorano entrambi sulla figura umana. Goddard nelle sue creazioni adopera fibre, corda, stoffa e pittura, reinterpreta con queste, personaggi realmente vissuti;

 Samori utilizzando la cera, attua una riflessione esistenziale che non perde la memoria della tradizione scultorea della figura umana. Sia Leonardo Drew, sia Roberto Almagno usano il legno: Almagno raccogliendolo nei boschi fuori della sua città natale (Roma), e realizzando opere di grande perfezione formale, sua è la memoria di un bosco sognato, mai reale; mentre Leonardo Drew nei suoi assemblaggi lignei parla di noi e della nostra esistenza e le sue opere rimandano al ciclo della vita: nascita, morte e rinascita.

Piena di mistero ed enigmatica, l’opera dell’artista tedesca Silvia Hatzl, ruota intorno al concetto di transitorietà, con le sue manipolazioni di tessuti, allude alla vita ed alla morte in termini poetici e coraggiosi. Infine Spazio Visivo, duo artistico formato dallo scultore, Paolo Cavinato ed il compositore Stefano Trevisi, con la loro opera Icona, raccontano della memoria della città di Berlino che sta progressivamente scomparendo come se fosse inghiottita dal mondo contemporaneo: la loro installazione è costituita da 60 scatole, ciascuna delle quali contiene una vecchia foto, una traccia di carta da parato, strati di pittura accompagnati dalla colonna sonora di musica e suoni della città. In occasione dell’anteprima stampa, sarà presentato il catalogo con testi critici di Ian Rosenfeld e Ivana Porcini.

 

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