Dalla storica sede di via Margutta, EMMEOTTO si sposta nella prestigiosa location di Palazzo Taverna, aprendo le porte dell’arte contemporanea ad un nuovo modo di intendere lo spazio espositivo. Dall’interesse per la ricerca artistica, in continua evoluzione e trasformazione, nasce un progetto trasversale in cui convivono differenti linguaggi e modalità espressive, per offrire una galleria che sia un luogo in cui sostare e vivere il tempo dell’esperienza artistica.
EMMEOTTO si arricchisce di un nuovo concetto, quello di living, basato sull’idea di uno spazio che possa accogliere il visitatore, accompagnarlo alla scoperta di una differente fruizione dell’arte, trasformando così la visita bidimensionale tradizionale in un’esperienza immersiva. L’inaugurazione del nuovo spazio, fissata il 23 maggio 2012, darà il via ad un nuovo ciclo progettuale che mette in comunicazione differenti mondi dalla! pittura, alla fotografia, alla musica, alla performance e all’artdesign, contribuendo alla riflessione sulle più interessanti tendenze dell’arte contemporanea.
Le tre ampie sale espositive, con affaccio sul magico cortile interno e sulla fontana del ‘600, ospiteranno mostre degli artisti rappresentati, ma non solo. Pensate come un living si animeranno nel dialogo vivace fra artisti, critici e collezionisti, una fucina dinamica in cui il tempo si ferma per vivere il divenire della storia. Nella GuestArtist Room e nella KitchenArt Room, si respirerà invece uno spirito laboratoriale e creativo, con iniziative sperimentali, progetti di ricerca e momenti di approfondimento. La GuestArtist Room avrà funzione di studio e residenza per gli artisti ospiti. La KitchenArt Room sarà invece uno spazio informale, conviviale a disposizione di creativi, professionisti e appassionati.
Accanto alla consueta attività di promozione degli artisti di galleria, la Emmeotto organizzerà anche progetti e manifestazioni presso istituzioni pubbliche e private nazionali ed internazionali. In occasione dell’inaugurazione del nuovo spazio espositivo saranno presentati i lavori di alcuni degli artisti che hanno caratterizzato e continueranno a caratterizzare con nuove proposte lo spazio, il tempo e il pensiero curatoriale di Emmeotto. In mostra ci saranno i lavori di Matteo Basilè, Marco Brandizzi, Elvio Chiricozzi, Giacomo Costa e Serafino Maiorano.
L’opera presentata da Matteo Basilè, fra i massimi interpreti dell’arte digitale italiana, riflette la volontà di Emmeotto di proseguire nella ricerca di un’arte che sappia guardare al nuovo, rimanendo ben salda alla nobile tradizione italiana. Un lavoro site specific, quello di Marco Brandizzi, un corto circuito visivo e mentale che, interagendo con lo spazio fisico della galleria, spiazza il visitatore attraverso un intrigante linguaggio estetico. La grande fotografia di Giacomo Costa, appartenente alla serie Landscape, fa riflettere dal canto suo sul se! nso di una natura soffocata dall’uomo e dalle tracce indelebili che questo lascia nel paesaggio, offrendo a Emmeotto uno scorcio sul mondo e la sua fragilità. Natura che si fa ambiente mentale, leggero e sostenibile nell’opera di Elvio Chiricozzi, artista che da anni lavora sulla sottile linea di confine fra ciò che è mutevole e ciò che invece non lo è, ossia lo stupore e la gioia nella contemplazione della bellezza in tutte le sue declinazioni. L’opera di Maiorano, insistendo sulla linea di demarcazione che separa il mondo artificiale dall’universo naturale, guarda all’architettura per disegnare luoghi altri in cui la luce, protagonista assoluta, acceca rivelando il disorientamento dell’uomo contemporaneo.
La performance di Salvator Spagnolo tesse una ragnatela di presenze tra corpi e opere. Le linee invisibili delineate dal gesto e dalla danza, sulle sonorità di “Spring oversound” di Marco Moreggia, creano la suggestione di un luogo mentale.
! EMMEOTTO è lo spazio in cu i la fruizione dell’arte, arricchendosi nel confronto e nella partecipazione costante diviene strumento chiave per un coinvolgimento attivo del visitatore.