Promossa dal Comune di Milano – Cultura, Moda, Design e Palazzo Reale, la centralissima sede espositiva milanese ospita dal 14 giugno al 1° luglio 2012 la mostra di Paolo Consorti “Rebellio Patroni, Sant’Ambrogio e il piccolo Duomo”, a cura di Antonio Arévalo, con un contributo critico di Angelo Bucarelli. L’esposizione – venti opere di grande formato, un’istallazione e un docufilm prodotto da Magazzini Einstein per Rai Educational – si basa su una reinterpretazione in chiave contemporanea e simbolica dell’operato dei Santi d’Italia, espressione della cultura popolare del nostro paese e di un’unità geografica e spirituale.
Il Progetto Rebellio Patroni, concepito come un percorso multiforme e in progress, in cui la performance, la scultura e il dipinto costituiscono il corpus unico del progetto, prende avvio nel 2011 in coincidenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. In esso i santi di Consorti si esprimono attraverso azioni paradossali mettendo in atto nel presente una loro originale e pacifica forma di azione antagonista che, aggirando con l’ironia la retorica sul decadimento morale e civile della società, propone l’urgenza di un impegno nel presente. Il sacro e il profano si mescolano senza scandalo né sacrilegio, non c’è nulla di blasfemo, poiché il concetto di santità è un pretesto per parlare di tematiche terrene e proporre una forma spiritualità per il presente. Nella visione di Consorti i santi sono considerati performers ante-litteram, personaggi che hanno saputo dare un forte senso simbolico al proprio agire.
Come in precedenza alla 54° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e al Museo Madre di Napoli, il progetto espositivo concepito per il Palazzo Reale e la città di Milano, sarà completato dalla Performance “S. Ambrogio e il piccolo Duomo”, che si svolgerà il giorno dell’inaugurazione della mostra mercoledì 13 giugno alle ore 18.30. Un’azione performativa che l’artista realizzerà avvalendosi della collaborazione dell’architetto e artista Luca Mangoni, membro della band Elio e le Storie Tese. Tale azione si concentra su una piccola e singolare riproduzione del Duomo di Milano, oggetto al quale l’artista vuole restituire il suo valore simbolico di acco- glienza e civiltà, recentemente scalfito.
Paolo Consorti nato a San Benedetto del Tronto (AP), 1964. Dopo il diploma all’Accademia di Belle Arti, esordisce nel ’91 con una mostra personale al Palazzo Ducale di Urbino. Da allora il suo lavoro è stato esposto in gallerie private e spazi pubblici italiani ed internazionali. Ha partecipato alla 54°Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, a due Quadriennali Nazionali d’arte, alla Biennale di Praga e alla Biennale di Mosca per la giovane arte. Si sono occupati del suo lavoro critici d’arte scrittori e filosofi tra cui Hans Georg Gadamer, Achille Bonito Oliva, Pierre Restany, Marisa Vescovo, Flaminio Gualdoni, Piero Melograni, Valerio Deho’, Gabriele Simongini, Lorenzo Canova, Robertomaria Siena, Gianluca Marziani, Luca Beatrice, Andrea Bruciati, Pino Corrias.