Non molto tempo fa, guerra e morte erano i temi centrali della produzione artistica internazionale. Del resto anche “Pensa con i sensi – senti con la mente. L’arte al presente”, vale a dire la Biennale di Robert Storr da percorso all’insegna di contaminazioni di ogni genere, si rivelò una grande riflessione sui conflitti bellici (primo fra tutti la guerra in Iraq) e sul terrorismo. Nel corso degli anni il sentire comune si è poi spostato verso altre drammatiche questioni, come la crisi economica mondiale.
Inutile quindi precisare che persino l’universo della creatività ha seguito il trend ed ha iniziato a produrre progetti orientati in tal senso. Ecco quindi che i curatori genialoidi hanno pensato bene di spostare tutto sul versante della politica e della crisi. La Berlin Biennale è andata in questo senso, Documenta non si è astenuta dal proseguire su tale tematica. Ebbene la terza manifestazione in ordine di tempo ad adottare un progetto curatoriale a sfondo politico è la Bucharest Biennale edizione 2012 curata da Anne Barlow.
La curatrice non si è dovuta spremere le meningi più di tanto visto che il suo compito è stato unicamente quello di accodarsi ad una tendenza ormai largamente accettata. E con questo siamo a tre, se alla somma aggiungiamo Gli Ingovernabili della Biennale del Whitney Museum, le vittime della crisi di idee salgono a quattro. Ma il bilancio potrebbe aumentare vertiginosamente e chissà se anche il nostro Massimiliano Gioni, bontà sua, non abbia già deciso di focalizzare la sua Biennale di Venezia sul caro e vecchio tema della crisi. Di certo la defunta Quadriennale di Roma più che poggiarsi sul tema della crisi economica è stata totalmente affossata da quest’ultima. Ed allora potremmo senza ombra di dubbio dichiarare che proprio la crisi ha rappresentato il tema virtuale della manifestazione/fantasma romana. A questo punto ci chiediamo cosa succederebbe se, per colpa della crisi, a qualcuno venisse in mente di tagliare i curatori dal libro spese delle grandi manifestazioni internazionali.
Luca Rossi 25 Giugno 2012 il 04:04
Rispetto i possibili format/temi della prossima Biennale di Venezia invito tutti a questo brain storming: http://whlr.blogspot.it/2012/02/brain-storming-burning.html