Drodesera XXXII

di Redazione Commenta

La trentaduesima edizione di Drodesera si svolgerà dal 20 al 28 luglio negli spazi di Centrale Fies, a Dro (Tn). Il festival di quest’anno sceglie attraverso il claim WE FOLK! di esplorare un filone centrale della contemporaneità, indagandone le differenti declinazioni e derivazioni. Lontani dai clichés comunemente associati alla parola, è nei rituali del folk – nella culla di nuove e vecchie tribù – che diventa possibile immaginare nuovi modi di appartenenza, distaccandosi dalla vita reale o al contrario immergendosi fino in fondo nelle radici che costituiscono la nostra storia. In cerca di una comunità, di una nuova forma di protezione.

Un festival come sempre di confine, sul confine, con una vocazione ad esplorare tutte quelle aree di intersezione tra territori artistici che difficilmente si prestano ad essere rinchiuse in una definizione univoca. Per questo a Drodesera 2012 ci saranno performance per poche persone alla volta, in grado di accrescere l’intimità e scardinare le convenzioni: il duo Heine Avdal & Yukiko Shinozaki ambienterà il suo Field works-Office per due spettatori negli uffici della Centrale, mentre Mali Weil, giovane gruppo trentino tra le nuove realtà più promettenti del nostro paese, accoglierà gli spettatori a gruppi di cinque nella sua onirica White Noise Machine, realizzata in collaborazione con la designer Liviana Osti di Mezzolombardo (tra i 20 giovani artisti ospitati all’interno di FICO, il progetto di Centrale Fies e Mi9 dedicato al design). Sputato a Cristo, opera di Luigi Presicce, sarà invece accessibile ad un solo spettatore alla volta, e resterà dopo la performance negli spazi della Centrale in forma di installazione.

WE FOLK! sarà abitato da performances ludiche, che indagano il presente per scacciare gli incubi di domani (i romeni Apparatus 22, che in Morpheus Buyback compreranno i sogni più neri degli spettatori per costruire amuleti in grado di sconfiggerli), la sostanza dei riti collettivi (nelle riflessioni sulle convenzioni del Teatro ad opera degli austriaci Nadaproductions), ma anche da incursioni contemporanee nel folk: Folk-s di Alessandro Sciarroni prenderà come punto di partenza lo Schuhplattler – ballo tipico bavarese e tirolese – mentre con The Host del belga Andros Zins-Browne in scena ci saranno addirittura tre ‘veri’ cowboys.

Spazio ovviamente alle nuove produzioni degli artisti della Factory (Dewey Dell, Anagoor, Marta Cuscunà, Codice Ivan, Francesca Grilli) – progetto attraverso il quale Centrale Fies sostiene da anni le migliori nuove leve della scena italiana – e per le prime di alcuni dei più interessanti performer e coreografi internazionali: A louer di Peeping Tom, importante gruppo belga di teatro-danza tra i più apprezzati dal pubblico nell’edizione di due anni fa; la surreale e coinvolgente ironia di Philippe Quesne/Vivarium Studio in L’effet de Serge, o le irresistibili evoluzioni di Still standing you dell’irriverente duo belga/portoghese Pieter Ampe & Guilherme Garrido). Come sempre, non mancheranno i protagonisti italiani della ricerca: Motus – da sempre tra le presenze predilette dal pubblico di Centrale Fies – con una trilogia site specific di ‘atti pubblici’, W.; Mk – compagnia di danza guidata da Michele Di Stefano, tra le più amate anche a livello internazionale – con l’ultima produzione Il giro del mondo in 80 giorni; l’Accademia degli artefatti, storica compagine romana diretta da Fabrizio Arcuri, con una rivisitazione del fassbinderiano Sangue sul collo del gatto che ha debuttato a Monaco di Baviera nel marzo scorso, protagonista la strepitosa Francesca Mazza, attrice pluripremiata tra le più importanti del panorama italiano. Senza tralasciare i lavori di Cosmesi e Collettivo Cinetico, compagnie più giovani anagraficamente, ma molto amate dal pubblico italiano, e il lavoro di Alterazioni Video (insieme a Arto Ushan and the Nice Music) e Zapruder, due collettivi di video maker presenti da anni nel palinsesto dei maggiori festival internazionali dedicati alle performing art.

Ma la Centrale non sarà del resto l’unica location del festival: il paese di Dro, dove il festival è nato trentadue anni fa, sarà anche quest’anno palcoscenico di alcuni tra gli eventi più curiosi in programma, a cominciare dagli street games realizzati ad hoc (Dro in play) del collettivo tedesco Invisible Playground, in grado di trasformare lo spettatore in qualcosa di diverso da un recettore passivo e coinvolgerlo nell’azione. Identico obiettivo per Performance for a seated audience di Andrea Maurer & Thomas Brandstätter/Studio 5, vero e proprio laboratorio sotto forma di spettacolo, dedicato alla costruzione di sedie, ispirate alle creazioni del maestro del design Enzo Mari.

Il ‘set naturale’ di Dro tornerà protagonista nel lungo elenco di progetti speciali legati al Festival: tra questi The city of happiness di Codice Ivan, che partendo dall’ultimo lavoro della compagnia bolzanina trasformerà il paese in una gigantesca galleria fotografica dedicata ai suoi abitanti, ma anche i lavori di fotografi che usano la loro strumentazione tecnica e artistica per osservare il territorio locale (Cesuralab), o quello di una giovane crew di blogger e ricercatori (Tk + Workofothers) che costruiranno sul web un racconto ‘immateriale’ parallelo agli appuntamenti del festival.

A fare da cassa di risonanza al tema 2012 anche quest’anno una temporary gallery (ALMOST NITE) esclusiva con artisti potenti tra i quali Dem, Enrico Boccioletti, Anna Deflorian, Andreco, Foto Marvellini: da cinque anni la temporary gallery è lo snodo che accompagna la lettura, una sottotraccia di tutta la programmazione e dell’immagine del festival. Inizialmente nata come ulteriore strumento di dialogo col pubblico per via della facile accessibilità in quanto gratuita, disponibile senza prenotazione e aperta durante tutta la durata del festival, oggi è perno ideale a cui attorno ruota il festival. L’inaugurazione della gallery precederà di un giorno quella del festival, giovedì 19 luglio a partire dalle 19.30 con il live concert Tuono di Dewey Dell e il dj set di Silvia Calderoni.

Infine, anche quest’anno anche la musica ha un ruolo importante: i concerti di Dumbo gets mad, Susanna & the magical orchestra, Pop_X, La vecchia Mitraglia e Riverman a riscalderanno i giorni e le notti del festival.

Da segnalare gli oltre 27 appuntamenti a ingresso gratuito, la maggior parte concentrati nel Parco della Centrale. Il Parco – al quale sarà sempre consentito liberamente l’accesso – rappresenterà anche quest’anno il cuore pulsante delle notti di Fies: 4 concerti con alcune delle band più innovative del panorama internazionale e 9 dj set animeranno il dopo-spettacolo del festival, insieme alla presenza ormai fissa di alcune delle migliori realtà del panorama enogastronomico locale che permetterà al pubblico di conoscere ed apprezzare i prodotti del territorio.

Si rinnoveranno anche quest’anno le prestigiose media partnerships che hanno caratterizzato la scorsa edizione del festival. Continua da una parte la felice collaborazione con DROME magazine, periodico monografico noto per il suo approccio trasversale e sperimentale, che intreccia le più innovative esperienze artistiche contemporanee del panorama internazionale (dromemagazine.com), mentre due tra le principali emittenti radiofoniche nazionali – Rai Radio3 e Radio Popolare – seguiranno le giornate con i collegamenti a cura di Antonio Audino e Ira Rubini. Non ultime, le importanti presenze di Franzmagazine, network italo-tedesco e osservatorio culturale con sede a Bolzano, e Crushsite.it, portale regionale di cultura, arte e spettacolo.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>