Nelle nostre pagine abbiamo più volte parlato delle piattaforme di crowdfunding, vale a dire dei siti internet dove è possibile illustrare il proprio progetto che verrà in seguito realizzato grazie a piccole o grandi donazioni da parte del popolo della rete. Grazie a websites com IndieGogo e Kickstarter, l’artista o il creativo squattrinato può presentare un suo progetto e farsi aiutare dagli utenti per la realizzazione dello stesso. In cambio l’artista mette sul piatto una serie di gadgets, stampe o quanto altro in base all’entità economica della sovvenzione di ogni singolo utente.
In Italia il crowdfunding è ancora in via di sviluppo, anche perché l’immaginario collettivo è saldamente ancorato alle vecchie sovvenzioni statali ed al fantomatico “impresario” che prima o poi scoprirà il nostro talento creativo. Eppure anche dalle nostre parti sono comparsi alcuni websites come Cineama ed Eppela, vere e proprie piattaforme di crowdfunding all’italiana che pian pianino stanno aprendo un varco in questa generazione 2.0 del fundraising. Ora però la domanda è la seguente: Beh, a questo scottante quesito ha risposto AppsBlogger.com che ha portato a termine un vero e proprio studio su Kickstarter, redatto in base ai dati forniti dalla piattaforma. Ebbene, dai dati si evince che il 50% dei progetti presentati riesce a ricevere i finanziamenti. L’arte contemporanea rappresenta la quarta categoria più popolare, con circa 4.000 progetti dedicati. In genere i progetti più piccoli e a buon mercato riescono ad ottenere i finanziamenti mentre i progetti complicati e costosi falliscono miseramente.
I progetti con meno di 10.000 dollari di richiesta hanno il 38% di successo, quelli con 50.000 dollari il 18% mentre quelli con 100.000 dollari meno del 7%. In genere solo il 25% dei progetti finanziati riesce ad essere sviluppato nei tempi stabiliti mentre il 75% viene sviluppato nell’arco di 8 mesi oltre la data stabilita. Insomma, Kickstarter e soci rappresentano una buona opportunità ma come sempre è la solidità del vostro progetto a fare la differenza.
Virginia 26 Luglio 2012 il 09:41
Interessanti i dati. Ma tutto sommato credo che, andando a vedere le percentuali, non ci sia una grande differenza con quelle dei risultati di chi scrive progetti per finanziamenti più “tradizionali”.
Comunque anche con l’organizzazione in cui lavoro stiamo provando a finanziare un progetto con il crowdfunding http://www.produzionidalbasso.com/pdb_1323.html Ai naviganti la valutazione sulla validità del progetto…