Come molti di voi ben sapranno, il mondo dell’arte contemporanea ha subìto lo scorso 25 luglio una grave perdita. Franz West, uno dei più importanti protagonisti della scena artistica e vera e propria icona della scena austriaca è venuto a mancare a 65 anni dopo aver lottato duramente contro il cancro. “Mi approccio all’arte in maniera seria perché credo sia in contraddizione con gran parte del mondo” disse il grande maestro in una sua nota intervista e forse la contraddizione delle sue forme colorate e polimorfe ha più volte riprogrammato l’essenza stessa del processo creativo.
Ma la vera contraddizione questa volta è toccata ad uno dei più stimati organi di stampa dell’intero globo vale a dire al prestigioso The Guardian. La testata, commentando la dipartita del grande scultore ha infatti usato queste parole: “L’artista austriaco Franz West, morto ieri notte, è stato un vero e proprio giullare, un provocatore, un creatore di oggetti benigni ma al tempo stesso minacciosi. Gli approcci con l’arte di Franz West scatenano spesso un mare di risate, anche se si tratta di un riso amaro e quantomai grottesco. West era in grado di sgonfiare la pomposità di una piazza cittadina o l’eleganza di un parco con i suoi giganteschi falli rosa o le sue salsicce verdognole. Le sue sculture bitorzolute e distorte, spesso dipinte alla buona, riescono a creare un’aura di eleganza idiota”.
Queste le parole del Guardian alla morte di un artista che nel 2011 ha ricevuto il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia. A leggere fra le righe quanto scritto dal noto quotidiano si evince che West è stato un creatore di forme sbilenche e mal dipinte, le quali deturpano lo spazio che le ospita. Le stesse sono eleganti ma al tempo stesso stupide e riescono pure a suscitare l’ilarità della gente. Sicuramente gli intenti del Guardian saranno stati benevoli ma è comunque impossibile utilizzare tali parole e sperare poi di uscirne alla grande.