Per il terzo anno consecutivo Roma nei mesi estivi si trasforma nuovamente in capitale della Street-Art nazionale grazie a OUTDOOR 2012 Urban Art Festival. Quest’anno NUfactory ha scelto di affidare la curatela dell’evento a Simone Pallotta, ex-writer romano, ora organizzatore di eventi di arte pubblica nel territorio cittadino. Per quest’edizione si preannuncia un ricco programma che andrà oltre l’urban-art e sarà caratterizzato da special guest internazionali, nuove collaborazioni ed eventi collaterali.
Fine ultimo del Festival è “lasciare una traccia permanente nel costume, nelle abitudini e nel modo di vivere le aree urbane, attraverso interventi artistici ed attività culturali”, come affermato nel comunicato stampa. Slogan del 2012 è “Guarda in alto”. Un incitamento, rivolto ad un ampio pubblico, ad alzare lo sguardo verso gli alti palazzi che caratterizzano la periferia urbana, così da osservare la nostra adorata città da un nuovo punto di vista, scoprendone angoli inesplorati, riportati alla luce grazie a interessanti interventi artistici.
Durante il periodo estivo, dal 18 Luglio a Settembre, importanti urban artist di calibro internazionale si alterneranno in varie location del popolare quartiere di Testaccio. L’americano Momo s’impadronirà dello spazio retrostante il Gazometro su via del Commercio, 9. Personaggio eclettico, Momo ha sperimentato differenti tecniche nel corso della sua carriera: dal writing alla poster-art, dalle sculture alla mural-art, passando per la digital-art, le stampe ed i video. Le caratteristiche che definiscono lo stile dei suoi lavori sono un attento studio della superficie e della sua interazione con il disegno: le sue opere diventano così un unicum dove i singoli elementi si fondono assieme, combinazione armonica tra segno grafico, colore e superficie.
Successivamente sarà la volta del giovane spagnolo Borondo a via Ostiense 206, a due passi dalla Basilica di San Paolo e dalla fermata della stazione metropolitana. Classe 1989, Borondo si è trasferito a Roma nel 2011 imponendosi da subito sulla scena della street-art locale. Il suo stile si basa su un uso misurato del colore con una evidente preferenza per il nero. La sua poetica, legata prevalentemente alla figura antropomorfa, si situa in un filone introspettivo dove l’essere umano ha un ruolo da protagonista con tutto il suo carico emotivo. I suoi lavori, venati da una malinconia sorprendente, si stagliano nella città come apparizioni evanescenti, presenze incorporee che si affacciano nella nostra vita quotidiana.
Mentre, un altro spagnolo, Sam3 si esibirà su via Ostiense 193, nei pressi dell’Università Roma3. Sam3 sviluppa un discorso artistico legato principalmente alla figura umana. Le sue grandi silhouette nere, senza volto e senza identità, appaiono nel tessuto urbano delle maggiori città europee e americane. Orientato verso un costante monocromatismo, l’artista crea giochi di inversioni e alternanza di vuoti e pieni coinvolgendo la superficie nel tessuto pittorico dell’opera stessa. Nel corso degli anni si è confrontato con diverse tecniche artistiche: dalla mural art alla scultura fino a realizzare numerosi video con la tecnica dello stop motion e dell’animazione. Uno dei meriti dell’artista spagnolo è sicuramente la capacità di interfacciarsi non solo con tecniche diverse ma anche con suggestioni e sentimenti differenti, bilanciando ed alternando, nelle sue opere, una dolce poeticità con una coinvolgente ironia.
A settembre sarà la volta del romano Brus che realizzerà un opera murale su via di Libetta e di una Special Guest d’oltre Manica, che ha mosso i suoi primi passi nel Regno Unito. Brus dal 2001 a oggi ha viaggiato attraverso le capitali europee (Berlino, Copenaghen, Barcellona, Parigi, Londra) spingendosi oltreoceano dipingendo sui muri di New York, creando ampi consensi a livello internazionale. Le radici del suo lavoro affondano nel writing puro e una delle sue caratteristiche si connota sulla ricerca calligrafica. Il forte senso di appartenenza alla sua città lo spinge a scavare nell’intimo dell’identità artistica della capitale. Spazia dalla calligrafia gotica alla più moderna ricerca tipografica, lavorando sia su micro che su macro formati.
Inoltre, dopo le vacanze estive sarà inaugurata la mostra fotografica Did you ever see a woman di Andrea Nelli presso le Officine Fotografiche, in cui sarà esposta una selezione delle sue opere scattate tra il 1972 ed il 1974. In tale occasione sarà presentato il libro Graffiti a New York, a cura di Andrea Caputo ed edito da Wholetrain Press, in cui sono raccolti gli scatti del fotografo.
Infine, il 21 Settembre, presso l’Ambasciata del Brasile di Roma, verrà presentato il progetto ‘Territorios Complexo’s realizzato da Rachel Rosalen e Rafael Marchetti, due artisti brasiliani che, attraverso un’installazione video, offriranno ai fruitori romani un’inedita visione di San Paolo incentrata sulla produzione artistica contemporanea brasiliana.