A contemporary art tale – Una favola (d’arte) contemporanea

di Redazione Commenta

 A man removes tons of trash and finds an unexpected treasure

Un uomo rimuove quintali di immondizia ed alla fine trova un tesoro inaspettato

Harry Shunk is a real mystery. Born in 1924 in Germany and emigrated to Paris in the ’50s, Shunk was for years the official photographer of the New Realism movement founded by Pierre Restany in 1960. For years, Harry Shunk photographed great contemporary artists such as Yves Klein, Arman, Martial Raysse, Christo, Daniel Spoerri, Jean Tinguely. Then silence, the flight to New York, away from the golden scenes of the art world, the reclusion inside his apartment, the poverty and the total disappearance. Shunk is found dead in 2006, ten days after his death, in a state of advanced decomposition. His house is a kind of room of memories, full of photographs, notes, paper and waste. Shunk has no heirs, so the government is in charge of the funeral and takes possession of the few valuables inside his home, the rest is assigned to a cleaning company directed by Darryl Kelly, a man of few words, and especially with little money in his pocket. Kelly removes tons of trash and finds an unexpected treasure: some three-dimensional drawings and sketches by Christo, a large number of photographs of Yves Klein, two lithographs by Andy Warhol (one depicting Marilyn Monroe in pink) and many posters of exhibitions that have become real collectors items. This story ends well, Kelly becomes rich and famous, thanks to the incredible power of contemporary art.

 La figura di Harry Shunk è completamente avvolta nel mistero. Nato nel 1924 in Germania ed emigrato a Parigi negli anni ’50, Shunk è stato per anni il fotografo ufficiale del Nouveau Réalisme, movimento fondato da Pierre Restany nel 1960. Per anni Harry Shunk ha fotografato le gesta di grandi nomi dell’arte contemporanea quali Yves Klein, Arman, Martial Raysse, Christo, Daniel Spoerri, Jean Tinguely. Poi il silenzio, la fuga a New York, via dalle dorate scene del mondo dell’arte, la reclusione all’interno del suo appartamento sino alla povertà ed alla scomparsa totale. Shunk viene trovato morto nel 2006 a dieci giorni dal suo decesso, in stato di avanzata decomposizione. La sua abitazione è una sorta di camera dei ricordi, piena zeppa di memorie, fotografie, appunti, cartacce e rifiuti. Shunk non ha eredi, così l’amministrazione pubblica si incarica del funerale e si appropria dei pochi oggetti di valore all’interno della sua abitazione, il resto viene affidato ad un’impresa di pulizie diretta da Darryl Kelly, uomo di poche parole e soprattutto con pochi soldi in tasca. Kelly rimuove quintali di immondizia e di cartacce dall’appartamente di Shunk, ed alla fine trova un tesoro inaspettato:alcuni disegni e schizzi tridimensionali di Christo, un numero cospicuo di fotografie di Yves Klein, due litografie di Andy Warhol (una raffigurante Marilyn Monroe in fucsia) e moltissimi posters di mostre ormai divenuti veri e propri oggetti da collezione. La favola finisce così, con Shunk che da celebre diviene povero e con Kelly che da povero diviene celebre e ricco, due storie diverse unite dall’arte contemporanea.

 

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