A Brooklyn il curatore viene sostituito dal pubblico
Chissà quante volte vi sarà saltata in mente qualche critica al curatore di turno. Già, magari ammirando una mostra a dir poco criptica avete almeno una volta nella vita pensato: “Questa mostra io potevo organizzarla meglio”. Ebbene il Brooklyn Museum ha deciso di prendere in seria considerazione le rimostranze del suo pubblico ed ha quindi deciso di organizzare una mostra dove il pubblico prenderà il posto del curatore. Nel weekend tra l’8 ed il 9 settembre, più di 1860 studi di Brooklyn apriranno le loro porte ed accoglieranno una folta schiera di critici in erba. I visitatori degli studi d’artista (bisogna visitarne almeno 5) potranno poi scegliere i loro artisti preferiti e votarli pubblicamente su una pagina dedicata alla mostra-evento che prende il nome di GO. Gli artisti più popolari saranno poi selezionati dai curatori del museo e 10 di essi saranno ammessi a questa grande kermesse. Dopo il Mohn Prize quindi, comincia a farsi strada questa politica delle mostre con il tasto Mi Piace, un meccanismo decisamente democratico che potrebbe però far arrabbiare i puristi dell’arte contemporanea. Se da un lato l’esperimento della selezione pubblica non ci dispiace affatto, siamo consapevoli del fatto che questo meccanismo potrebbe in seguito scatenare una forma di spettacolo che sinceramente già abbonda fin troppo nel nostro dorato mondo dell’arte.