A volte presentare male il proprio lavoro può causare danni irreparabili
Produzione e presentazione, due facce della stessa medaglia, due punti fondamentali per la carriera di un giovane artista che si appresta a muovere i primi passi all’interno del dorato mondo dell’arte contemporanea. La produzione creativa è alla base di tutto, mancanza di freschezza, di originalità, di spontaneità e di slancio possono infatti rappresentare un bilancio negativo difficile da raddrizzare ma la totale incuria nella presentazione del proprio lavoro pregiudica irrimediabilmente la propria produzione creativa. Spesso nel corso della mia carriera di curatrice ho visionato eccellenti portfolio e cataloghi di giovani artisti, trovando molte cose interessanti che mi hanno poi convinto a lavorare con gli stessi. Altrettanto spesso però mi è capitato di incappare in presentazioni fatte con i piedi, portfolio a dir poco disastrosi con foto pessime. Come non storcere la bocca davanti ad errori di impaginazione ed strafalcioni ortografici, immagini di quadri da osteria con il flash sparato. Ed ancora, cavalletti bene in vista, inquadrature totalmente sballate e differenze stilistiche tra una foto e l’altra ed altre stramberie semplicemente imbarazzanti. Tali incurie costringono l’addetto ai lavori a gettare nel cestino il portfolio incriminato con somma disgrazia per il giovane artista che lo aveva prodotto con immani dispendi energetici e pecuniari. A volte basta un salvifico ed economico minimalismo, una pulizia generale da pochi spiccioli per ottenere il risultato sperato: far si che il proprio portfolio venga notato. Prima di gettare il vostro lavoro in pasto ai lupi è consigliabile curare a fondo la presentazione dello stesso, le apparenze contano. Soprattutto nel mondo dell’arte contemporanea.