Le tre eroine rischiano grosso nelle prigioni russe e nel frattempo spunta il serial killer con il loro nome
Le notizie sulla condanna delle Pussy Riot hanno fatto il giro del mondo ma ora che la bufera mediatica si è un poco calmata, sorge il problema della prigionia. Le tre punk rockers Nadezhda Tolokonnikova, Yekaterina Samutsevich e Maria Alyokhina potrebbero infatti subire violenze durante la loro permanenza nelle patrie galere. L’avvocato delle Pussy Riot ha infatti spiegato ai media internazionali che le tre eroine russe saranno divise in tre rispettive case circondariali dove alloggeranno in camerate da 100 persone. Le ragazze saranno quindi costrette a convivere con pericolosi criminali incriminati di assassinio, sterminio ed altri nefasti crimini. Il legale Alisa Obraztsova ha inoltre precisato che in una di queste tre prigioni (nel marzo 2012) un uomo è stato violentato con una bottiglia di champagne nell’ufficio della polizia. “cosa possiamo aspettarci da un posto simile?” ha aggiunto l’avvocato delle nostre tre punk rockers. Nel frattempo il verdetto dei giudici ha provocato molti incidenti, alcuni estremamente violenti, in tutto il paese. I simpatizzanti delle Pussy Riot hanno eseguito graffiti sulle chiese e organizzato vere e proprie sommosse. Il gruppo attivista ucraino Femen (quelle che si spogliano per intenderci) ha organizzato una protesta topless a Kiev. Il fatto più disturbante è accaduto nella città di Kazan dove due donne di 76 e 38 anni sono state barbaramente assassinate e qualcuno ha scritto la frase “Free Pussy Riot” sulle mura della loro abitazione utilizzando il loro sangue. A quanto pare l’assassino, in seguito arrestato, ha dichiarato di aver scritto quella frase per depistare le indagini.
Pussy Riot
Storified by globartmag · Thu, Sep 06 2012 08:48:42