Non si ferma la censura cinese, queta volta le vittime sono i Gao Brothers…
In Cina esiste la polizia culturale, già che ci sono potrebbero mettere anche la polizia del pensiero visto che ormai ogni libera espressione della creatività umana viene sistematicamente censurata. Difficile per gli artisti cinesi esporre all’estero visto che la maggior parte delle opere viene fermata alla dogana a causa dei contenuti “sovversivi”. A riprova del fatto, anche all’attuale SH Contemporary Art di Shanghai gli ispettori della censura hanno colpito duro. Tra i bersagli, l’opera dell’artista Chi Peng, colpevole di aver creato una fotografia manipolata in digitale raffigurante un gorilla di fronte alla città proibita. Il direttore della galleria di Peng (M97 Gallery) ha inizialmente coperto la foto con un foglio di carta ma gli ispettori non sono stati contenti ed hanno deciso di rimuoverla definitivamente. In seguito è toccato ad un altro artista che aveva creato un grande ritratto di Mao Zedong. Ma il giro degli ispettori è stato molto lungo ed alla fine il numero delle opere rimosse è stato a dir poco vergognoso. A farne le spese anche i Gao Brothers, con una loro celebre opera raffigurante un gigantesco alveare (raffigurante la Cina) con dentro piccolissimi esseri umani. A questo punto ci chiediamo a cosa serva organizzare una fiera internazionale se poi le opere in mostra devono essere rimosse da una barbara censura.