Un adrenalinico venerdì è appena trascorso nel cuore della capitale dove musica di alta qualità, drink e tanto divertimento sono stati gli ingredienti base di una indimenticabile serata di fine estate. Nell’incantevole location dell’Accademia Tedesca romana, sita presso Villa Massimo, dove la suggestiva atmosfera creata dalle luci sommesse del giardino alberato si amalgama alla perfezione con il sound aggressivo dell’elettro-music, centinaia di persone hanno assistito alle esclusive performance realizzate per l’Electric Campfire 2012. Il Festival, ideato nel 2007 da Carsten Nicolai con Coh e Carsten Gebhardt, interamente dedicato all’etichetta discografica tedesca RASTER NOTON che, a causa dell’ampio successo riscosso fin dalla sua prima edizione, è divenuto uno degli eventi annualmente proposti dall’Accademia.
Carsten Nicolai, classe 1965, è un artista figurativo e musicista nato a Karl-Marx-Stadt (oggi vive tra Berlino e Chminitz), nonchè borsista nel 2007 della medesima Accademia. Dall’inizio degli anni ’90 Carsten sviluppa una ricerca artistica nel campo dell’arte e della musica, offrendo al suono una rappresentazione visiva, una forma legata al movimento, secondo la dottrina della cimatica. Influenzato dai sistemi scientifici, Nicolai utilizza spesso modelli matematici e cibernetici come griglie e codici, così come errori casuali e di auto-organizzazione delle strutture.
Le sue opere nascono con lo scopo di oltrepassare i limiti solitamente esistenti tra diversi discipline per sensibilizzare la percezione umana, cercando di connettere tra loro i diversi livelli sensoriali. Dopo aver partecipato a mostre internazionali come ‘Documenta X’ , la 49a e 50a Biennale di Venezia, le sue installazioni sono state esposte presso rinomati musei come la Tate Modern di Londra ed il San Francisco Museum of Modern Art, senza dimenticare la galleria romana Lorcan O’Neill. Il tedesco è, inoltre, conosciuto nel campo della musica elettronica con lo pseudonimo Alva Noto, sotto al quale ha dato vita ad esperimenti con il suono elaborando un linguaggio personalissimo composto da segni acustici e simboli visivi. Nelle vesti di dj ha presentato i suoi audiovisivi presso notevoli centri d’arte come il Solomon Guggenheim Museum di New York, , il Centre Pompidou di Parigi ed il Kunsthaus di Graz. In tale ambito ha collaborato con compositori come Ryuichi Sakamoto, Ryoji Ikeda, Blixa Bargeld, Michael Nyman, Mika Vainio e Thomas Knak e con orchestre di musica moderna come l’Ensemble Modern, BCN 216 e Zeitkratzer.
Oltre a lui, il 07 Settembre si sono succeduti in consolle Olaf Bender (alias byetone), Robert Lippok, Anne-James Chaton, senking, kandingray, Grischa Lichtenberger e emptyset. Nomi noti al pubblico presente che è stato deliziato dai loro live caratterizzati da un minimalismo elettronico, colto e raffinato, affiancato da video mozzafiato proiettati sul megaschermo posto alle loro spalle. Mentre, nella piccola ma accogliente arena una folla eterogenea di gente, dai venticinque ai quarant’anni, ha danzato inebriata dal suggestivo connubio di note ed immagini vivendo un’esperienza difficilmente menzionabile con il solo ausilio delle parole. Motivo per cui consiglio di vedere i video del festival cliccando i seguenti link:
1° Video – Intro: http://youtu.be/hENLVGm-0zw
2° Video: http://youtu.be/FVVQHSUTJMs
3° Video:http://youtu.be/iyGdNhMbGQs
4° Video:http://youtu.be/OgxD0TEd6WI
Inoltre, per coloro che sono a digiuno delle creazioni visive di Carsten, suggerisco di far visita dal prossimo 21 Settembre all’HangarBicocca di Milano per godere dal vero la suo ultimo ‘Unidisplay’, visibile fino al 02 dicembre 2012.
Accademia Tedesca di Roma – Villa Massimo
07 Settembre 2012
di Maila Buglioni