Dopo l’insulsa vicenda del commissariamento del MAXXI, la totale immobilità decisionale rispetto ai crolli di Pompei, la mancanza di prontezza nel definire un curatore per il padiglione Italia alla Biennale di Architettura ed alla Biennale delle arti visive di Venezia e dopo i test casuali per il concorso per presidi, i quiz scandalo sui tirocini formativi, il ponderoso dibattito sulla bontà delle mediane dei titoli necessari per accedere al ruolo di commissario universitario, i bandi nonsense dell’Università di Firenze, ecco che i nostri Ministeri culturali ne combinano un’altra… Si tratta di una lista delle nostre riviste scientifiche che dovrebbero donare un punteggio a chi vi pubblica articoli. Questo punteggio sarebbe utile a concorre ad una cattedra o indirizzare finanziamenti per i gli atenei. Ebbene purtroppo tra queste riviste scientifiche non compaiono titoli equiparabili a Science o The Lancet ma pubblicazioni che con scienza e ricerca hanno poco a che fare. Yacht Capital con un Flavio Briatore in copertina, Barche, Airone che mostra in copertina una ragazza discinta ed un titolo veramente scientifico: “I misteri della sessualità femminile, orgasmo tradimento e fantasie di coppia”. Poi la lista continua con Etruria Oggi, Suinocoltura, Animazione Sociale ed altri titoli del genere. Insomma, queste sono le riviste scientifiche italiane. Con magazine tipo Suinocoltura non c’è da stupirsi se poi dilaga la mania dei festini con sexy ancelle e invitati con maschere da maiale.