Ci risiamo, il governo cinese è nuovamente tornato alla carica contro il povero Ai Weiwei. Le autorità battono sempre sul solito punto dell’evasione fiscale ed hanno già fatto sapere di aver già pronti i piani per chiudere definitivamente la compagnia di produzione storica di Weiwei, vale a dire la Beijing Fake Cultural Developement… La scorsa settimana Weiwei ha perso il processo d’appello per evitare la salatissima multa di 2.4 milioni di dollari inflittagli dall’ufficio delle imposte ed ora la sua Fake Company è stata considerata non in regola con il bilancio dello scorso anno. C’è da dire che i supporters del nostro mitico artista-dissidente sono riusciti a raggranellare la bellezza di 1.3 milioni di dollari ma Weiwei ha già fatto sapere che non pagherà la multa, aprendo così un’altra battaglia con il governo. Come ben sapete, lo scorso anno il caleidoscopico artista era stato tenuto in ostaggio per ben 81 giorni dalla polizia di stato. In quel frangente Weiwei era stato sottoposto a numerose sevizie ma con l’aiuto dell’artworld internazionale e quello dei suoi sostenitori (che avevano fatto pressione sulle istituzioni) era riuscito a tornare al suo studio. Ora tutto è di nuovo in discussione. Va inoltre aggiunto che Weiwei dovrà rappresentare la Germania alla prossima Biennale di Venezia, ma a questo punto sarà molto difficile che il governo cinese gli permetterà di oltrepassare il confine.
Ai Weiwei la pagherà cara…
di 9 Ottobre 2012Commenta