Fumo di Londra 2 – Artisti Italiani a Frieze? ma dove?

di Redazione Commenta

 

Ma voi a Londra avete incontrato qualche artista italiano? Perdonateci la domanda a bruciapelo, ovviamente la capitale del Regno Unito è zeppa di artisti nostrani, emigrati in cerca di miglior fortuna e soprattutto di un minimo di considerazione. La questione che volevamo porvi riguarda Frieze, la fiera d’arte che ha tenuto banco la scorsa settimana in quel di  Regent’s Park. Girando per la grande e prestigiosa kermesse siamo riusciti a confermare la nostre previsioni, tranne qualche artista storicizzato e ben inserito nel mercato internazionale, i nostri connazionali hanno fatto la figura delle comparse. Assenti, latitanti, dimenticati, abbandonati questo è quello che capita ai nostri artisti quando si arrischiano a valicare i materni confini. Le gallerie straniere non investono sulla nostra arte, ergo se continua di questo passo la nostra arte ha i giorni contati, l’equazione è semplice: le gallerie estere non presentano i nostri artisti che di conseguenza vedono livellarsi verso il basso le loro quotazioni. A questo punto ci si chiede perchè un collezionista italiano dovrebbe investire su un artista nostrano se poi ha già la certezza che quest’ultimo non farà mai il salto di qualità. Dobbiamo quindi, al solito, ringraziare l’inesistenza della nostra scena, curatori in primis, per aver distrutto quanto era stato fatto dalla scuola romana di Piazza del Popolo, passando per l’arte povera e così via. Il padiglione Italia di Vittorio Sgarbi ha poi dato il colpo di grazia, ma questa è un’altra storia.

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