Ormai l’uragano Sandy è un triste ricordo per il mondo dei media ma i problemi provocati da questa terribile forza della natura sono lungi dall’esser finiti. L’uragano ha lasciato profonde ferite nella città di New York ed il governatore Cuomo ha chiesto 30 miliardi di aiuti al governo federale. Del resto anche il mondo dell’arte è rimasto gravemente danneggiato dall’accaduto, visto che il quartiere di Chelsea è stato totalmente invaso dalle acque ed ogni galleria d’arte ha perso almeno un’opera. Un dato allarmante che ha spinto il direttore del MoMa Klaus Biesenbach ad organizzare un incontro per istruire collezionisti su come preservare i lavori danneggiati dall’acqua. Il museo ha inoltre pubblicato l’Immediate Response for Collections, un una guida di “primo soccorso”per le opere compromesse dagli allagamenti. Il problema è che molti artisti che avevano i loro studi nelle zone maggiormente colpite da Sandy hanno subito ingenti perdite. Per venire incontro alle loro esigenze e per aiutare anche le altre gallerie private, l’associazione dei dealers degli Stati Uniti ADAA ha lanciato un programma di aiuti economici che aiuterà molti soggetti colpiti dall’uragano. Insomma, un chiaro esempio di coesione da parte del mondo dell’arte americano. Chissà se dalle nostre parti sarebbe successa la stessa cosa.
L’arte aiuta l’arte
di 15 Novembre 2012Commenta