“Breve storia del resto del mondo” è il titolo della mostra che la Fondazione Puglisi Cosentino di Catania dedica all’artista romano Pietro Ruffo, in mostra fino al 10 Luglio negli spazi del Palazzo Valle, nel cuore stesso della città.
Con la curatela di Laura Barreca e la partecipazione della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, la personale dell’artista spicca il volo e conquista pubblico e critica che rispondono con entusiasmo all’esposizione. E con spiccare il volo intendiamo proprio il senso letterale della frase visto che tra le opere in mostra c’è anche un biplano in dimensioni reali, realizzato in legno e carta.
La mostra racconta il mondo contemporaneo in evoluzione con un particolare interesse verso le tematiche della libertà e dell’uomo che anela ad essa. Grazie ad una formazione da architetto e ad una visione creativa molto personale, Ruffo riesce a dare nuovo senso e grande profondità a concetti spesso abusati ma sempre molto attuali.
La mostra prevede una serie di grandi opere realizzate tra il 2005 e i nostri giorni che compongono un vero e proprio viaggio attraverso alcuni concetti universali dell’agire umano. Si affrontano tematiche scottanti come il colonialismo, la libertà, le differenze religiose, sociali, culturali e persino razziali che hanno dato vita, sin dalla notte dei tempi, a conflitti tuttora irrisolti e brucianti tra i popoli del mondo.
In esposizione si trovano anche le sue grandi mappe intagliate con grandi libellule, simbolo di libertà ricorrente nelle opere di Pietro Ruffo. Tra alcuni versi del poeta libanese Kahil Gibran a cui si dedica l’opera Liberty House e l’analisi del concetto di libertà positiva (liberi di) contro quello di libertà negativa (liberi da), si compie un grande viaggio attraverso le primavere arabe, il fondamentalismo islamico, le rivoluzioni razziali sudafricane, il dolore della strage di Beslan, i viaggi dei migranti che attraversano il mare.
È una mostra da non perdere per conoscere e capire il mondo creativo di un artista molto interessante non solo per le tematiche che affronta ma anche per le particolari tecniche compositive. La mostra è aperta da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30, con un’estensione oraria fino alle 21.30 il sabato. È possibile prenotare visite guidate e laboratori didattici