Il progetto “Magma Vivo nell’arte contemporanea giapponese” promosso dall’Accademia di Belle Arti di Napoli ha portato nella città partenopea tre importanti artiste giapponesi contemporanee invitate dalla Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti. Una di loro è Noriko Ambe, famosa per le sue sorprendenti opere con la carta.
L’artista, che si ispira spesso alla sincronicità tra uomo e natura, taglia la carta a mano libera creando elaborate forme tridimensionali elegantemente fluenti.
Le sue opere sono incluse in molte collezioni, tra cui quelle del Museum of Modern Art di New York e del Whitney Museum of American Art di New York. Nel 2020 a Tokyo alla Maho Kubota Gallery si è tenuta la sua mostra personale “Shadows and Synchronicity”.
Nell’elenco delle sue mostre figurano personali alla Warehouse Gallery (Syracuse University, New York), The FLAG Art Foundation (New York), SCAI THE BATHHOUSE (Tokyo), Lora Reynolds Gallery, (Austin, Texas). Ed anche collettive allo Scottsdale Museum of Contemporary Art (Arizona), Museum Brandhorst (Monaco), Manchester Art Gallery (Manchester), il Berarudo Collection Museum (Lisbona). È stata finalista nel 2013 al Nissan Art Award.
É la prima volta a Napoli di Noriko Ambe, ma non la prima in Italia: “un Paese pieno di memoria” come lei stessa lo definisce, aggiungendo che 20 anni fa è stata a Lucca e conserva ancora un buon ricordo. L’abbiamo incontrata, insieme alle altre due colleghe Yoshiko Shimada e Aoki Noe, nel cuore della città qualche giorno prima che prendesse il via il progetto “Magma Vivo” realizzato con la collaborazione dell’Università di Napoli L’Orientale, l’ISMEO – Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente, il Parco Archeologico dei Campi flegrei, il MANN e l’Associazione Altro Giappone.
Nell’ambito del progetto si inserisce il workshop, che si tiene proprio in questi giorni, dedicato agli studenti della scuola di Scultura dell’Accademia Belle Arti. Il percorso creativo delle tre artiste con gli studenti si concluderà con la creazione di site specific. L’opera di Noriko Ambe verrà installata al Parco Archeologico di Cuma e nello stesso luogo si terrà la performance di Yoshiko Shimada, mentre l’opera di Aoki Noe verrà posizionata al Tempio di Serapide a Pozzuoli. L’inaugurazione della mostra è in programma sabato 29 ottobre e le opere saranno visitabili dal 30 ottobre al 29 novembre.
Dal punto di vista linguistico, la mia comunicazione con l’artista è stata facilitata da Simone Maugeri studente del corso di Laurea in Lingue e Culture Asia-Africa, Andrea Ferrara e Pierangelo Monaco del corso di Laurea in Letterature e Culture Comparate.
Noriko Ambe durante l’intervista racconta di essere rimasta affascinata della mostra “Pompeii” attualmente in corso al Tokyo National Museum. “Sono meravigliata – afferma – di come la città di Pompei, così antica, sia rimasta intatta”. L’esposizione ricostruisce, attraverso un allestimento suggestivo, la vita nelle antiche città vesuviane.
Noriko come andrà ad impostare il workshop con gli studenti?
La realizzazione delle mie opere mi porta via molto tempo, per questo workshop farò qualcosa di più rapido. Nel Parco archeologico di Cuma, presso l’Antro della Sibilla verrà installata la mia opera per la quale utilizzerò la carta, creando una connessione con il vento che circonda il Tempio. Come se le parole della Sibilla Cumana venissero portate a noi attraverso il suono che viene fuori dall’unione tra carta e vento, tra carta e natura.
Quanto è importante per lei questa interazione con gli studenti?
Il workshop mette insieme sia l’individualità che la collettività. Gli studenti seguiranno la mia idea, il mio concept, ma andranno ad esporre anche il loro pensiero. L’opera finale sarà una interazione tra noi e il vento. Mi fa molto piacere far vedere agli studenti come lavoro con la carta, sono contenta di poter essere per loro una guida e collaborare con loro.
C’è una sua opera a cui si sente maggiormente legata?
La mia arte, le mie opere sono un modo per ricordare alla persone che stanno vivendo. Siamo tutti molto distratti dagli impegni e dalla quotidianità, attraverso le mie opere voglio far ricordare l’importanza della vita, di vivere nel qui e ora, di vivere il presente.
Clara Salpietro