Presso il Parco Archeologico di Cuma e il Tempio di Serapide di Pozzuoli sabato 29 ottobre sono state inaugurate le opere frutto del workshop condotto dalle artiste giapponesi Noriko Ambe, Yoshiko Shimada e Aoki Noe presso i laboratori della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Il workshop rientra nell’ambito del progetto “Magma Vivo nell’arte contemporanea giapponese”.
Dopo la conferenza stampa tenuta presso l’Auditorium del MANN – Museo Archeologico Nazionale, docenti, studenti, istituzioni e pubblico si sono trasferiti al Parco archeologico di Cuma dove la prima opera ad essere ammirata è stata quella dell’artista Noriko Ambe. L’artista giapponese si è ispirata alle profezie della Sibilla Cumana. Il materiale utilizzato è stata la carta, a cui si è aggiunto un elemento naturale: il vento.
“Sono rimasta molto colpita dal Parco archeologico di Cuma – ha evidenziato l’artista – e dalla storia della Sibilla Cumana che scriveva le profezie sul destino delle persone sulle foglie di quercia”.
“La risposta ai nostri interrogativi – ha osservato Ambe – è nel vento attorno a noi. Credo sia arrivato il tempo per l’uomo di riconnettersi con la natura”. “Durante il workshop – ha aggiunto – ho chiesto agli studenti di connettersi con la loro parte più profonda. Nei fogli di carta abbiamo inserito delle frasi rappresentate tramite dei simboli. Sono rimasta colpita che gli studenti hanno portato avanti il lavoro da soli”.
Sulla terrazza del Parco archeologico di Cuma, da dove è possibile ammirare le isole di Ischia e Procida, si può ammirare l’opera di Noriko Ambe. E quando tutto intorno tace è possibile sentire il suono che produce il vento mentre lambisce i fogli di carta e attraversa i simboli intagliati.
A seguire sempre nel Parco di Cuma, nell’area dove si trovano i resti del Tempio di Apollo, si è tenuta la performance di Yoshiko Shimada. Performance che ha visto la partecipazione di 10 studentesse che hanno indossato abiti in tessuto rosa realizzati durante il workshop, con sopra delle scritte in giapponese, italiano e inglese a sostegno delle donne e contro le violenze che le stesse subiscono.
Le ragazze erano la rappresentazione umana della Sibilla, tante Sibille che hanno messo in scena un loro particolare rituale. Partite dal punto più alto del Parco, il Tempio di Apollo, con in testa l’artista Shimada, sono scese a piedi scalzi fino all’Antro della Sibilla. Qui l’artista Yoshiko Shimada ha consegnato alle ragazze delle foglie su cui erano scritte delle profezie, che le giovani Sibille hanno fatto cadere a terra in uno dei bracci trasversali della galleria dell’Antro, dove si è conclusa la performance al grido di “tremate, tremate le streghe son tornate”.
A Pozzuoli presso il Tempio di Serapide si trova l’opera che l’artista Aoki Noe ha realizzato insieme agli studenti della Scuola di Scultura durante le giornate di workshop. Il Tempio di Serapide era un macellum romano, un mercato pubblico, scoperto nel 1750 anno in cui cominciarono gli scavi archeologici. Proprio al mercato romano e tutto quello che poteva ruotarci intorno, si è ispirata sia l’artista che gli studenti, come ognuno ha affermato nel descrivere le varie parti che compongono le due installazioni, posizionate a distanza ma l’una di fronte all’altra.
“I fili a cui sono attaccati i fogli di carta – ha raccontato Noe mentre spiegava in dettaglio le due installazioni – sono simili a quelli che si vedono nei templi giapponesi. Il vento che fa muovere i fili di quest’opera porta con sé la voce della divinità che si congratula per le opere qui presenti”.
“In questi giorni – ha aggiunto Aoki Noe – c’è stata una connessione profonda con gli studenti e questo mi ha emozionata. Anche se non riesco a parlare in italiano, ho comunicato con tutti loro attraverso la scultura. Sono davvero stupita che in pochi giorni le opere hanno preso forma e sono state completate. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato”.
Le opere saranno fruibili al Parco Archeologico di Cuma e al Tempio di Serapide di Pozzuoli dal 30 Ottobre al 29 Novembre 2022.
Il progetto innovativo “Magma Vivo nell’arte contemporanea giapponese” è stato proposto dall’Accademia di Belle Arti di Napoli e realizzato con la collaborazione dell’Università di Napoli L’Orientale, l’ISMEO – Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente, il Parco Archeologico dei Campi flegrei, il MANN e l’Altro Giappone.
Clara Salpietro