La Campania è una regione ricca di meraviglie naturali e culturali. La città di Napoli raccoglie alcune fra le più celebri opere artistiche del panorama italiano tra chiese, musei e monumenti storici. Camminando tra i vicoli e le strade del capoluogo campano si respira storia e arte, per questa ragione il centro storico della città è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco nel 1995.
Opere al Museo di Capodimonte
Alcune delle opere artistiche più iconiche dell’area sono raccolte nel Museo di Capodimonte, situato all’interno delle Reggia di Capodimonte la quale fu sede dei Borbone, Bonaparte, Murat e Savoia. Qui è possibile visionare la celebre opera di Andy Warhol “ Vesuvius” che ritrae l’eruzione del Vesuvio, l’opera della natura più imponente della regione, che ispirò l’artista negli anni ‘80. Difatti, quando si solca il terreno campano è d’obbligo una valida escursione vesuvio da napoli con un tour organizzato e personale esperto.
All’interno del museo sono ospitate anche l’opera del Botticelli “Madonna con bambino”, il capolavoro di Caravaggio “La flagellazione di Cristo” facente parte della sua ultima produzione e la “Danae” di Tiziano Vecellio, un’opera che lascia incantati. Visitare Capodimonte rappresenta, inoltre, l’occasione per approfondire la conoscenza di molti artisti autoctoni napoletani. Ricordiamo che dal 2022 ben 60 opere del museo sono ospitate ed esposte al Louvre di Parigi. La città è sede anche di numerose fiere artistiche presso il polo culturale Parco Mostra d’Oltremare.
Museo Archeologico Nazionale
Risulta sempre riduttivo attuare una disamina delle opere artistiche di una città, riassumendo quelle che si possono considerare “principali”. La selezione non può di certo essere esaustiva, tuttavia, può servire per fornire al lettore un input da approfondire sui testi del settore e come guida a chi stia decidendo di programmare un viaggio a Napoli. Il Museo Archeologico Nazionale della città è un’istituzione estremamente importante nell’intero panorama culturale italiano.
Esso è situato nel centro storico e tra i corridoi delle gallerie d’arte del museo si possono ammirare molte opere che raccontano le civiltà antiche. Fra queste spiccano il complesso “Toro Farnese”, il “Doriforo” del bronzista di Argo, l’imponente statua de “L’ultima fatica di Ercole” e il mosaico “Memento Mori”, uno dei reperti provenienti dagli scavi di Pompei e di Ercolano. In aggiunta, nel museo archeologico si trova la più antica collezione egizia d’Europa, che racconta tremila anni di storia antica mediante circa 2500 ritrovamenti.
Il Cristo Velato nella Cappella San Severo
Quando si parla di arte a Napoli la menzione più immediata va verso il “Cristo Velato” del Sanmartino, conservato presso la Cappella di San Severo. Al di là della straordinaria bellezza della scultura, aleggiano intorno ad essa storie e leggende, le quali si ripropongono di spiegare il mistero dietro all’estrema impalpabilità e quasi trasparenza del velo marmoreo.
Recarsi presso la Cappella San Severo per ammirare dal vivo l’opera è una tappa imprescindibile. Essa fu scolpita dall’artista napoletano tra il 1720 e il 1793, direttamente da un blocco di marmo e raffigura il corpo esanime di Cristo dopo la deposizione sulla croce. La scultura è impregnata di un realismo disarmante, dall’espressione del volto che trasuda la resa dopo il dolore, fino alle più dettagliate pieghe del velo. Un’espressione artistica di così alto livello non può di certo passare inosservata.
L’arte nelle chiese di Napoli
Le chiese di Napoli sono l’emblema del ricco patrimonio culturale, artistico e architettonico del capoluogo, il quale è caratterizzato da un intrinseco legame col mondo cattolico. Lo stretto rapporto dei napoletani con San Gennaro è uno degli aspetti principali di tale condizione. Presso il Duomo di Napoli, costruito nel tredicesimo secolo, è ospitata la reale cappella del Tesoro di San Gennaro, celebre esempio dell’arte barocca. Qui, tre volte all’anno si può assistere alla tradizionale “liquefazione del sangue” del Santo.
Altrettanto celebre è il Monastero di Santa Chiara (Basilica) al cui interno erano conservate opere di Giotto, andate perse a seguito di un incendio. Di origine ancora più antica è, invece, la Basilica di San Domenico Maggiore, costruita tra il 1230 e il 1324. Questo luogo di fede di stampo gotico-angioino è uno dei complessi religiosi più importanti della città. In più, esso racchiude la cappella degli affreschi di Pietro Cavallini. Infine, merita una visita la Chiesa del Gesù Nuovo, in Piazza del Gesù, che pullula di ricca arte barocca e conserva numerose opere d’arte religiosa.