In questo clima di festeggiamenti (c’è poco da festeggiare) per i 150 anni dell’Unità d’Italia non potevano certo mancare le provocazioni del futurista (non si sa bene per quale motivo) Graziano Cecchini che dopo aver colorato di rosso le acque di Fontana di Trevi a Roma nel 2007 ed aver sparso migliaia di palline colorate lungo la scalinata di Piazza di Spagna nel 2008 è tornato a far parlare di sé con un’analoga azione di dubbio gusto.
Proprio la mattinata dello scorso 5 maggio intorno alle dieci e trenta, Cecchini ha effettuato un’azione-blitz presso la Fontana delle Naiadi di Piazza della Repubblica a Roma ed ha in seguito colorato le acque di verde, bianco e rosso. Come se non bastasse l’artista futurista ha lanciato dei fumogeni colorati in Piazza della Repubblica ed ha installato sulla fontana una grande croce rossa di cartone (con sopra la scritta S.O.S.) ed una scultura raffigurante un busto di donna con dei rubinetti al posto dei seni (con su scritto cultura+acqua=di tutti!). Ovviamente, in questi tempi di paura per atti di terrorismo, all’interno della piazza si è scatenato un vero e proprio putiferio con tanti di volanti della polizia ed agenti accorsi a bloccare Cecchini. Nel frattempo il putiferio aveva già raccolto una ressa di curiosi e turisti che hanno scattato numerose fotografie come souvenir dell’accaduto.
“Protesto per la liberalizzazione dell’acqua e contro il taglio dei fondi alla cultura” ha dichiarato l’artista ed ha aggiunto di aver messo in piedi il blitz per protestare contro la “politica delle veline” e contro la “scellerata politica del sindaco di Roma Gianni Alemanno”. Fortunatamente, come nelle passate occasioni, l’artista ha usato pigmenti colorati naturali che non hanno arrecato danni permanenti alla fontana. Per ora Graziano Cecchini è stato denunciato per imbrattamento e deturpamento di beni pubblici. Ma siamo sicuri che l’artista futurista non si fermerà qui.
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