Yarn Bombing, una street art all’uncinetto

di Redazione Commenta

Credeteci o meno ma da oggi la vostra nonna potrebbe essere una street artist in piena regola. Già perchè negli Stati Uniti la street art ha scoperto una nuova tecnica che si avvale dell’uso dell’uncinetto. Si tratta dello Yarn Bombing, un nuovo tipo di movimento street art nato da un manifesto creato nel 2009 e pubblicato nel libro Yarn Bombing: The Art of Crochet and Knit Graffiti di Mandy Moore e Leanne Prain, due artiste di Vancouver in Canada. Il libro al suo interno contiene coloratissime immagini e consigli su come effettuare queste azioni di guerrilla urbana a colpi di uncinetto.

Negli States esiste anche una crew di Yarn bombers al femminile che prende il nome di Knitta Please. Tra le più celebri azioni effettuate con questa caleidoscopica tecnica va certamente citata quella di Agata Oleksiak in arte Olek che recentemente ha preso d’assalto il toro di bronzo davanti a Wall Street, ricoprendolo di lana rosa e viola, un vero e proprio spettacolo per gli occhi.

Stessa sorte è toccata alla statua di Rocky vicino al Philadelphia Museum Of Art. Il pugile più famoso di Hollywood è stato infatti ricoperto da una tshirt in lana rosa da Jessie Hemmons, giovane street artist di 24 anni. “Rocky era troppo macho. Ho preferito ingentilirla, dandole un tocco più femminile” ha dichiarato ai microfoni del New York Times la simpatica Yarn bomber. Lana ed uncinetto dunque, mezzi che richiedono molto tempo ma che certamente non arrecano danni all’ambiente.

A questo saremmo portati a pensare che lo Yarn Bombing, a differenza della comune street art eseguita a colpi di spray e vernice, non sia punibile dalla legge. Ed invece anche questa innocua tecnica è considerata un atto vandalico. Comunque sia questo nuovo movimento ha già catturato l’attenzione dei media. Leanne Prain infatti è stata recentemente contattata dalla Toyota per tessere una maglietta di lana addosso ad una Prius in uno spot pubblicitario mentre la Smart ha portato l’artista a Roma per far ricoprire una delle sue celebri e scattanti citycar con lana colorata. Insomma da oggi in poi se vedete vostra nonna destreggiarsi con l’uncinetto, avete il permesso di chiamarla street artist.

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