Inaugura il 4 giugno il progetto espressamente concepito per gli spazi di Ca Pesaro a Venezia, ideato da Pier Paolo Calzolari con Silvio Fuso e Daniela Ferretti e co-organizzato dalla Fondazione Musei Civici di Venezia e dalla Fondazione Calzolari. La mostra offre una rara opportunità di osservare la pluralità dell’opera di Calzolari e la sua capacità di coniugare i linguaggi formali più diversi.
In un percorso che si snoda lungo due piani del palazzo la mostra presenta oltre 25 opere realizzate dall’artista tra il 1968 ed il 2011. Dai primi lavori degli anni ’60 fino ad oggi Calzolari ha seguito un processo di ricerca complesso sotto il segno del pluralismo, evitando ogni forma di ripetizione che non fosse legata alle esigenze del reale. Per la continua capacità di rigenerarsi negli oltre quarant’anni della sua carriera è oggi considerato uno degli artisti più inventivi e vivaci della sua generazione.
L’utilizzazione di materiali poveri – come foglie di tabacco, margarina, petali dell’albero di Giuda, muschio, piombo, ghiaccio, neon dalla luce evanescente – testimoniano il desiderio di duttilità non convenzionale dell’artista la cui purezza espressiva e formale è sempre legata al passaggio del tempo e al processo di trasformazione della materia. A volte conservatrice ma spesso irriverente, intimamente attenta alla disciplina dell’arte ma capace d’ironia, l’opera di Calzolari si è nutrita dal temperamento nomade dell’artista i cui continui spostamenti tra grandi città, o località più remote hanno generato una visione dell’arte come luogo di trasformazione o di mutamento dalla pittura alla scultura, dalle performance alla danza, dalle installazioni e ai video.
Da ormai venticinque anni l’artista si è appartato nel Montefeltro dove prosegue la sua ricerca. La mostra di Ca’ Pesaro permette di percorrere con rapidi sguardi l’avventura di un artista scontroso ma attentissimo al palpitare della storia, passando dai lievissimi tracciati luminosi ai più recenti e stupefacenti sali neri combusti.
Maurizio 5 Giugno 2011 il 21:14
Mostra orribile organizzata dalla figlia del noto truffatore americano Ivan Boesky… È una vergogna che certi personaggi non siano in prigione.