Gagosian omaggia Piero Manzoni

di Redazione 1

Dopo lo straordinario successo della mostra “Manzoni: A Retrospective” presentata a New York nel 2009, Gagosian Gallery il 17 novembre inaugura la mostra Manzoni: Azimut presso lo spazio espositivo di Davies Street, Londra. Con la partecipazione della Fondazione Piero Manzoni, la mostra celebra il lavoro svolto da Manzoni e da alcuni artisti che con lui hanno condiviso l’esperienza della galleria Azimut a Milano, tra il 1959 e il 1960.

Inaugurata il 4 dicembre 1959 nel seminterrato di un negozio di mobili a pochi passi dal teatro La Scala di Milano, Azimut ha aperto con una mostra di Linee di Manzoni, ritenute i lavori più radicali dell’artista fino ad allora: opere composte da una singola linea tracciata su una lunga striscia di carta, arrotolata, firmata, e poi posta all’interno di un cilindro di cartone etichettato dall’artista. Spazio espositivo sperimentale e di nuova generazione, in soli otto mesi di vita Azimut ha presentato ben tredici mostre, trasformandosi presto in un importante punto di riferimento per molti giovani e innovativi artisti internazionali. Fondata da Manzoni ed Enrico Castellani con l’aiuto del loro mentore Lucio Fontana, la galleria è stata il seguito della loro collaborazione in Azimuth, rivista dedicata alla valorizzazione della più giovane pittura della nuova avanguardia. Con riprodotte opere di Robert Rauschenberg, Heinz Mack, Jean Tinguely, Yves Klein e altri, i due numeri di Azimuth rappresentano una testimonianza cruciale della nascita di una “nuova concezione artistica” radicale, alla fine degli anni cinquanta.

La mostra “Manzoni: Azimut” presenta esempi fondamentali dei cicli creativi dell’artista, riunendo Achrome, Linee, Uova scultura e Corpi d’Aria, insieme ad alcuni dipinti sperimentali di amici e collaboratori del progetto Azimut: Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Dadamaino, e la loro guida Lucio Fontana. La mostra sarà corredata da una importante ed estesa pubblicazione dalla storica dell’arte Francesca Pola, che ricostruisce le vicende del progetto Azimuth/Azimut e include il facsimile della rivista originale con inedite traduzioni inglesi dei testi.

Piero Manzoni nasce a Soncino nel 1933 e muore a Milano nel 1963. La sua breve carriera è stata una delle più radicalmente innovative del ventesimo secolo, grazie a un corpus di opere che tutt’oggi sfida le definzioni di autorialità e virtuosismo artistico. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni pubbliche, tra cui Museum of Modern Art, New York; Stedelijk Museum, Amsterdam; Tate Modern, Londra; Centre Pompidou, Parigi; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma, e Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino.

L’opera di Manzoni è stata inoltre protagonista di numerose mostre internazionali, tra le quali si annoveranno le antologiche al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (Parigi, 1991); Castello di Rivoli (Torino, 1992); Palazzo Reale (Milano, 1997); Serpentine Gallery (Londra, 1998) e MADRE (Napoli, 2007). La mostra presentata alla Gagosian Gallery di New York nel 2009, a cura di Germano Celant, è stata la prima esauriente retrospettiva dell’opera di Manzoni negli Stati Uniti.

 

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