In piena crisi economica non viene da pensare a nome più azzeccato, si chiamerà infatti CAOS il nuovo “Centro per le Arti Opificio Siri” nella città di Terni che aprirà i cancelli il 28 marzo 2009 con la mostra Map Games: Dynamics of Change che annovera le fatiche di ventiquattro artisti ed architetti cinesi ed internazionali.
La mostra a cura di Feng Boyi, Monica Piccioni,Rosario Scarpato e l’artista Varvara Shavrova approda in Italia dopo esser stata ospitata a Birmingham (UK) e Beijing (Cina).
Il tema principale è la riflessione sulle dinamiche di cambiamento dell’arte contemporanea e del tessuto architettonico urbano. Gli artisti indagano questi cambiamenti grazie ad reinterpretazioni multimediali che reinvestano la geografia della Pechino di oggi, ieri e domani. Una capitale controversa, avvolta nel mistero della sua tradizione e nell’elusivo ed agrodolce tessuto urbano radicalmente trasformato dalle nuove installazioni architettoniche sviluppatesi repentinamente in occasione dell’ultima olimpiade.
Installazioni, sculture, video, fotografie, dipinti e disegni sono i media utilizzati dagli artisti e gli architetti coinvolti nel progetto Map. Alcune opere indagano sulla relazione tra il simbolo architettonico e l’archetipo dell’ego oppure raffrontano l’immaginazione soggettiva dell’artista a quella globale della comunità del web.
Con 6000 metri quadri di spazi suddivisi tra superficie espositiva in cui si svolgeranno eventi di artisti nazionali ed artisti internazionali, bookshop, caffè, laboratori, un teatro capace di contenere 300 posti e una grande pinacoteca intitolata a O. Metelli appositamente ampliata per ospitare la nuova ala contemporanea, il CAOS si ripropone di diventare un importante polo per la produzione e l’esposizione artistica contemporanea. Convivialità, innovazione e produzione sono le parole d’ordine di questo nuovo centro della cultura umbra nato sulle ceneri dell’ex fabbrica chimica Siri. Con queste prerogative non si può certo fallire, vi terremo sicuramente informati sulle prossime scelte artistiche.
Fonte: Terni in Rete