ALTRA NATURA. PROPOSTE DALLA COLLEZIONE DEL MUSEO | Museo Pecci Milano

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ALTRA NATURA è il ciclo espositivo incentrato sulla collezione del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, che inaugura la presentazione di nuove proposte al Museo Pecci Milano mercoledì 25 gennaio 2012. La mostra, che resterà aperta fino al 20 febbraio 2012, esplora alcune ipotesi di Altra natura, elaborazioni artistiche intorno all’idea di natura e, allo stesso tempo, riflessioni sulla natura dell’arte per offrire al visitatore informazioni sui processi generativi, le manifestazioni ed esperienze fisiche e mentali dell’arte contemporanea. Le opere di nove artisti, incluso un progetto speciale di Luca Bolognesi in collaborazione con Lo schermo dell’arte Film Festival e due installazioni in situ di Massimo Uberti, sono riunite in un percorso inedito da vedere e da sentire.

Giardino fiorito_Michael Lin
Nell’installazione a pavimento creata per il Centro Pecci da Michael Lin (Floor Painting, 2010), il disegno floreale dipinto trasforma lo spazio espositivo in un accogliente luogo di benvenuto, un giardino che invita ad accomodarsi e farsi avvolgere nei suoi colori brillanti. Sulla tela dipinta (Pillow, 2008) Lin si appropria di motivi decorativi floreali dei tessuti tradizionali taiwanesi degli anni Cinquanta, che diventano la cifra stilistica della sua rappresentazione artistica. In occasione dell’esposizione delle opere sarà presentato il primo volume monografico italiano dedicato al lavoro di Michael Lin, pubblicato da Maretti editore, che documenta la mostra personale dell’artista a Prato (2010-2011).

Potenzialità della pittura_Luca Bertolo
Nelle opere di Luca Bertolo (Senza titolo, 2007), acquisite in occasione della mostra Nessuna paura. Arte dall’Italia dopo il 2000 (2007-2008) tenuta a Prato, denominatore comune diventa il processo del farsi e disfarsi della pittura. Attraverso macchie di colore, quanto di più informe possiamo percepire, Bertolo cerca di rappresentare la potenzialità pura della pittura. Il suo fare artistico è un processo paragonabile a quello del sogno, nel quale si sviluppa una dialettica tra forze o istanze espressive e altre che vi si oppongono. La risultante del percorso tra l’idea, il progetto e l’opera finale è una storia fatta di immagini e sensazioni.

Espansione della pittura_Marco Gastini
La ricerca artistica di Marco Gastini si è sviluppata come estensione dei limiti della pratica pittorica e, di conseguenza, come invasione dello spazio reale.
Nell’opera Senza titolo (1997-98), presentata per la prima volta a Prato in occasione della mostra Au Rendez-Vous des Amis. Identità e opera (1998), la pittura si frammenta in vari elementi espandendosi in modo circolare su materiali diversi, come se intendesse abbracciare lo spazio davanti al proprio piano d’appoggio, minando l’organizzazione apparente della composizione per evocare un’esplosione, l’irradiazione della pittura nell’ambiente.

Respiro vitale_Shirazeh Houshiary
L’artista anglo-iraniana Shirazeh Houshiary visualizza lo spirito vitale in un vortice ipnotico ispirato alla mistica islamica, simile al ricamo di una ragnatela che aleggia sulla profondità dell’infinito. L’opera (Breath, 1997), acquisita in seguito alla mostra 10 intensità in Europa svolta a Prato (1998), manifesta una spazialità rarefatta e sublime, che conduce e sprofonda la vista nella sua composizione ripetuta, come una formula shahadica tracciata infinite volte ad evocare una dimensione spirituale, altra.

Città del Sole_Marco Bagnoli
Marco Bagnoli (a cui il Centro Pecci ha dedicato una mostra personale nel 1995) visualizza con un disegno geometrico a graffito in forma di mappa uno schema di X ripetute, detto a “quinconce” (dal latino: quincunx-uncis, cinque once, riferito alla frazione di 5/12), che consiste nella ripetizione e congiunzione spaziale di punti disposti ai vertici di un quadrato e al suo centro, da cui deriva la disposizione di piante nell’orto e di alberi nei frutteti al fine di mantenerli sempre esposti alla luce del sole. Al centro dell’opera, intitolata Città del Sole (1987-1997), si staglia una banda verticale di colore rosso illuminata da un sagomatore, segno associato dall’artista al concetto di soglia e apertura e, per estensione, di comprensione e conoscenza.

Feltro_Robert Morris
Tra i maggiori esponenti della Minimal Art, Robert Morris (a cui il Centro Pecci ha dedicato una mostra personale nel 2005) si è convertito alla spontaneità del processo artistico inventando nel 1968 il concetto di Antiform: elaborazione non predeterminata da un’ipotesi ideativa, ma risultante da un evento che si esplica in tempo reale, implicando l’indeterminatezza del caso.
Il Feltro (1993), tagliato a striscie orizzontali e appeso a parete, combina la semplicità della sua forma elementare alla tensione elastica della sua materia, la natura fisica della sua sospensione a un’immagine anatomica o epidermica del suo sviluppo. L’artista toglie al suo lavoro ogni significato poetico o progetto creativo, lasciandolo pura sostanza e pura forma, né pittura né scultura, soltanto ”oggetto”.

Spazi luminosi_Massimo Uberti_In situ
L’ascensione luminosa proposta da Massimo Uberti è un progetto di luce indoor che affianca l’installazione neon di Altro spazio nel cortile. Uberti è un artista della luce, che interviene nello spazio trasformandolo in un gioco di costruzioni e allusioni, forme e idee. Utilizza tubi bianchi al neon per comporre immagini metafisiche e disegnare ambienti virtuali, sospesi nel tempo poetico e rivelatore dell’arte (di illuminare). Attraverso installazione luminose complesse ci proietta nell’illusione spaziale dell’illimitato e nell’aspirazione temporale all’interminabile (Veros l’infinito e oltre, 2008). Con la scritta al neon esterna ci annuncia invece l’assunzione testuale (méta-artistica) di una dimensione insieme fisica e mentale, concreta e ideale (Altro spazio, 2010).

Immersione_Michael Fliri_Video
Nel video di Michael Fliri (0O°°°oo°0Oo°O0, 2010) l’immersione in un micro-habitat subacqueo completamente capovolto parte da una complessa costruzione e preparazione fisica per sviluppare con semplicità narrativa, attraverso gesti minimi svolti in un tempo dilatato e sospeso, un’intensa visione immaginativa, in grado di trasportare situazioni e pratiche apparentemente consuete in una dimensione poetica. Una scia di bolle, nel video come nel suo sonoro, accompagna l’azione e diventa titolo onomatopeico dell’opera.

PROGETTO SPECIALE
Ladies and Gentlemen_Luca Bolognesi_Video
Premio Lo schermo dell’arte Film Festival 2010
2011, 21′
interpretato da Clive Riche
lingua inglese, sottotitoli italiano

Sir James Ephraim Lovelock (Clive Richie) è uno scienziato indipendente, il cui maggiore merito scientifico è la formulazione della teoria di Gaia, che dimostra il pianeta Terra quale unico superorganismo vivente. La questione del riscaldamento globale è vista come un pericolo imminente e inevitabile per la sopravvivenza della civiltà umana, la cui unica salvezza forse risiede nell’imparare quale sia il proprio ruolo sul pianeta e quali le risorse più efficaci alla propria sopravvivenza. Ladies and Gentlemen, realizzato nel 2011, si propone come documento divulgativo dei principali temi affrontati da Lovelock, interpretato da un attore in un monologo.
Luca Bolognesi (Ferrara 1978, vive e lavora a Milano). Nel 2007 ha partecipato alla 10ma Biennale di Istanbul, al 14° Onufri Prize (National Gallery, Tirana) Nel 2008 è invitato al 37° Film Festival Rotterdam e al 1° Festival dell’ Arte Contemporanea di Faenza. Nel 2009 espone la sua prima mostra personale (Galleria CARprojects, Bologna) e partecipa a Video.it (Fondazione Merz, Torino), “Feed” (Fragmental Museum, New York), ed è selezionato per il Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti di Como. Nel 2011 partecipa alla quinta edizione della Biennale di Praga.
Il Premio Lo schermo dell’arte Film Festival è un progetto unico in Italia ideato dallo Schermo dell’arte Film Festival per sostenere e promuovere il lavoro di artisti italiani emergenti. E’ un riconoscimento di 10.000 euro finalizzato alla produzione di un video originale.

http://www.schermodellarte.org/premio2010/info.html

 

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