Dall’1 al 22 luglio si terrà la XV edizione del Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti dal titolo Siamo capaci di far piovere ma nessuno ce l’ha mai chiesto, che quest’anno vedrà come Visiting Professor Walid Raad (nato nel 1967 a Chbanieh, Libano), artista e docente che vive tra Beirut e New York.
Il corso affronterà il tema della violenza fisica, psicologica e non solo. In particolare si approfondiranno le premesse filosofiche, storiche, politiche, economiche e formali alla base dei progetti artistici di Walid Raad.
Il 2 luglio Walid Raad sarà protagonista di due appuntamenti aperti al pubblico: l’inaugurazione della sua prima personale italiana presso lo Spazio San Francesco, preceduta da una conferenza introduttiva tenuta dall’artista stesso.La conferenza/performance dal titolo Scratching on Things I Could Disavow: A Preface (Appunti su cose che potrei ritrattare: una prefazione) si terrà presso la sede della Fondazione Antonio Ratti. Durante l’incontro l’artista presenterà il suo progetto espositivo illustrando eventi, situazioni e riflessioni che stanno alla base del suo lavoro.
Al termine della conferenza, alle ore 20 presso lo Spazio San Francesco, verrà inaugurata la prima personale italiana di Walid Raad dal titolo Scratching on Things I Could Disavow: A History of Art in the Arab World, Part I _ Volume 1 _ Chapter 1: Beirut (1992-2005).
L’esposizione fa parte del progetto artistico e di ricerca intrapreso da Walid Raad nel 2007 sulla storia dell’arte moderna e contemporanea nel mondo arabo. Il progetto di Raad analizza la recente nascita di una nuova realtà infrastrutturale per le arti visive in Medio Oriente e nell’area del Golfo. In un contesto in cui il turismo culturale è diventato uno strumento di crescita economica e di potere, il progetto di Raad fa leva sulla portata ideologica, economica e politica di questo fenomeno per domandarsi se e come la cultura e le tradizioni nel mondo arabo siano state materialmente e immaterialmente influenzate dalle tante guerre combattute da poteri locali e non.
Ponendosi nel solco del metodo di ricerca intensiva del quindicennale progetto artistico The Atlas Group sulle implicazioni sociali, politiche, psicologiche ed estetiche delle Guerre del Libano, Scratching on Things I Could Disavow segna uno snodo cruciale nel percorso di Raad: da un lato offre una nuova prospettiva rispetto a The Atlas Group e al tempo stesso rappresenta un ampliamento del suo impianto storico e teorico.
Walid Raad insegna arti visive presso The Cooper Union di New York ed è membro della Arab Image Foundation. È autore di installazioni, performance, opere video, fotografie e testi letterari. Le sue opere sono state esposte a Documenta 11 (Kassel, Germania), alla Biennale di Venezia (Italia), all’Hamburger Bahnhof (Berlino, Germania), al Museum of Modern Art (New York, USA), al Homeworks (Beirut, Libano) e presso altri numerosi musei e spazi espositivi in Europa, Medio Oriente e Nord America.