In questi ultimi giorni è successo un fatto decisamente bizzarro che ha coinvolto il povero artista giapponese Takeshi Miyakawa. Il 50enne ormai naturalizzato americano (visto che vive dal 1989 nella Grande Mela) aveva intenzione di esprimere tutto il suo amore per la città di New York creando delle installazioni ambientali da diffondere su tutto il tessuto urbano. Miyakawa ha quindi pensato bene di creare dei sacchetti di plastica con la caratteristica scritta “ I ♥ NY ” e di piazzare al loro interno una scatoletta con una batteria collegata a dei led colorati, capaci di brillare per diverso tempo, proprio come le classiche lucine degli addobbi natalizi.
L’artista ha poi piazzato diversi sacchetti sui lampioni e sui rami degli alberi in modo da creare un tripudio di luci sospese per tutta la città. Peccato però che l’atmosfera festosa si è subito trasformata in una vicenda dai risvolti drammatici.I veri guai sono infatti cominciati nel pomeriggio di venerdi 18 quando alcuni passanti hanno notato una busta di plastica di Miyakawa appesa su di un ramo d’albero all’angolo fra la Bedford Avenue e North 5th Street nella zona di Williamsburg a Brooklyn. Impauriti, i passanti hanno successivamente chiamato la polizia e lì è successo il finimondo. La polizia, pensando che si trattasse di un ordigno esplosivo, ha chiamato gli artificieri , tutti i negozi sono stati chiusi e gli inquilini della zona sono stati evacuati.
Gli agenti hanno poi beccato Miyakawa alle due di domenica mattina, ancora intento ad appendere le sue buste sugli alberi e sui lampioni di Bedford Avenue, e lo hanno prontamente arrestato per terrorismo. Attualmente l’aritsta si trova in prigione e non è più accusato di terrorismo ma il giudice non vuole farlo uscire finchè non avrà superato i test psicologici. Il mondo della rete, capitanato dall’amico-collega Louis Lim, ha già reagito in difesa del povero Miyakawa. Ora speriamo solo che la giustizia sia clemente.